Italia - Vaccini covid: al via la terza dose per over 80, RSA e over 60

Tutte le categorie protette cui è destinata la dose booster secondo l'ultima circolare del Ministero della Salute. La terza dose dovrà essere somministrata almeno dopo sei mesi dall'ultima inoculazione

Redazione 28/09/2021 10:27

 
Ottobre sarà il mese dedicato alla terza dose vaccinale: ecco quali sono le categorie cui è destinata secondo la circolare del Ministero della salute.
 
Le categorie di cittadini cui è destinata la terza dose
Le persone che dovranno sottoporsi al richiamo della terza dose, sono per il momento gli over 80, il personale e gli ospiti delle Rsa e i sanitari a partire dai 60 anni, con patologie pregresse o con un elevato livello di esposizione al virus. 
Date le condizioni di particolare fragilità di questi soggetti, è prevista una dose “booster”, che viene definita come una dose “di richiamo dopo il completamento del ciclo vaccinale primario” (di due dosi), a distanza di almeno sei mesi dall’ultima iniezione. Si controllerà l’andamento dell’epidemia per valutare la somministrazione della terza dose anche ad altre categorie e ad altre fasce d’età della popolazione. 
Le categorie con la precedenza sono state individuate dalla nuova circolare del ministero della Salute intitolata 'Avvio della somministrazione di dosi "booster" nell'ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19'.
 
Il fattore del “rischio contagio” per le categorie più fragili
La terza dose “booster” dovrà essere eseguita a distanza di un determinato intervallo temporale (sei mesi dall’ultima somministrazione), al fine di “mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria", ossia per prolungare nel tempo la copertura vaccinale che altrimenti sarebbe destinata a scadere, almeno per i soggetti più fragili.
La somministrazione della dose booster è destinata a fasce di popolazione connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o a coloro che hanno una esposizione professionale al virus, come il personale sanitario. Per la terza dose, precisa la circolare ministeriale, bisogna aspettare almeno 6 mesi dall'ultima inoculazione.
Nella circolare, firmata dal direttore della Prevenzione Gianni Rezza, vengono elencate tutte le categorie professionali incluse in questa prima fase. Sono “gli esercenti delle professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, nelle farmacie, parafarmacie e negli studi professionali”, a partire dai soggetti di 60 anni o più a rischio.
In linea con quanto evidenziato dal Cts, la strategia di somministrazione di una dose "booster" "potrà includere anche i soggetti con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/pre-esistenti, previo parere delle agenzie regolatorie".
 
I tipi di vaccino utilizzabili per la terza dose
Indipendentemente dal vaccino utilizzato per il ciclo primario, sarà per ora possibile utilizzare come dose booster, uno qualsiasi dei due vaccini a m-RNA autorizzati in Italia (Pfizer e Moderna).
Sulla base dell'acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell'andamento epidemiologico, la circolare prevede inoltre che si possa valutare l’estensione della terza dose a tutta la popolazione.
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato: "partiamo con la terza dose per ottantenni, ospiti delle Rsa e personale sanitario. Diamo subito più protezione ai più fragili e a chi lavora nei presidi sanitari", 
Il commissario all'emergenza Covid, il generale Francesco Figliuolo, ha aggiunto: "i sanitari sono la nostra prima linea, vanno tutti protetti, dalla corsia di ospedale al medico di base. Andranno messi tutti in ulteriore sicurezza”, “Va in priorità chi è più anziano, per il resto vedremo che cosa diranno i nostri scienziati, aspetteremo man mano anche i dati dei Paesi esteri”, ha precisato il Generale.
Figliuolo ha quindi fornito i numeri delle prossime platee che partiranno con la terza dose: "Si tratta di una platea di over 80 e delle Rsa di circa 4 milioni e mezzo di persone cui si aggiungono poi i sanitari che sono circa 1 milione e 900 mila".
Questo numero va ad aggiungersi ai circa tre milioni di pazienti immunocompromessi che hanno iniziato a sottoporsi alla dose “addizionale” (per raggiungere un adeguato livello di risposta immunitaria) dal 20 settembre.
Sulla dose di richiamo per tutta la popolazione Figliuolo rassicura: “Abbiamo le dosi per tutta la popolazione che vuole vaccinarsi. Saremo in grado di farla a tutti, sia come organizzazione, sia come la logistica: la macchina è ancora in piedi". 

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