Italia - Unicef: «Gaza è un cimitero per migliaia di bambini"

Il Fondo delle Nazioni Unite implora il cessate il fuoco

Fonte: Unicef.it

Redazione 31/10/2023 17:04

Il conflitto tra Hamas e Israele non può lasciare nessuno indifferente, soprattutto per l’ingente numero di vittime civili (uomini, donne e bambini). Anche l’Unicef “scende” in campo a tutela dei diritti umani.
 
La posizione dell’Unicef
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia, sin dai primi giorni di questi nuovi scontri nella Striscia di Gaza, è sempre stato chiaro sulla necessità di un immediato cessate il fuoco umanitario. Lo scopo è di garantire aiuti e di liberare i piccoli rapiti. Senza contare che lo stesso Fondo ha implorato la cessazione dell’uccisione di bambini. I numeri sono paurosi. Infatti, sono stati uccisi più di 3450 bimbi. ”Gaza è diventata un cimitero per migliaia di bambini. Per tutti gli altri è un inferno. Ma le minacce per i più piccoli vanno oltre le bombe e i mortai”. Si legge in una nota dell’Unicef.
 
Assenza di acqua
L’Unicef fa sapere che “più di un milione di bambini a Gaza (ovvero tutti) vivono anche una crisi idrica. La capacità di produzione d'acqua di Gaza è pari ad appena il 5% della sua produzione giornaliera abituale. La morte dei più piccoli - in particolare di quelli con meno di un anno - per disidratazione è una minaccia crescente”. C’è anche da considerare le conseguenze del post conflitto. “Quando i combattimenti cesseranno, il costo per i bambini e le loro comunità sarà sostenuto dalle generazioni a venire. Prima di quest'ultima escalation, più di 800.000 piccoli di Gaza - tre quarti dell'intera popolazione - avevano bisogno di assistenza psicosociale e per la salute mentale. Ciò prima di quest'ultimo incubo”. Spiega il Fondo delle Nazioni Unite in una nota.

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