“Un uomo”, di Oriana Fallaci, sta per diventare una serie tv. Addirittura Robert Redford rimase affascinato dal testo al punto che voleva realizzarne un film; aveva già in mente la sceneggiatura ma lei, la Fallaci, disse di no al divo di Hollywood, rispondendo: “non ti farò mai fare quel film altrimenti tutti gli spettatori finiranno per piangere come nel tuo brutto film “Brubaker”.

 

Subito dopo ci riprovarono Franco Cristaldi e Micheal Cimino, ma la sceneggiatura non passò mai le crudeli critiche della scrittrice che non avrebbe mai permesso che il suo libro, scritto con passione e sofferenza, venisse “sminuito” dalle regole del grande schermo. Per questo ogni volta trovava dei difetti e delle cose da cambiare, al punto che i più rinunciavano al progetto e sbattevano la porta seccati. 

 

Un carattere deciso quello di Oriana Fallaci, che seppur tra molte luci e molte ombre, ha influenzato profondamente il nostro panorama artistico; per questo l’idea di portare sullo schermo “Un uomo” non è mai morta del tutto.

Eppure, dicono, Oriana Fallaci quella trasposizione l’avrebbe voluta tantissimo; per questo a 15 anni dalla sua scomparsa il nipote della scrittrice ha annunciato che la serie tratta da “Un uomo” è in progettazione. Sarà realizzata in America e poi tradotta e porterà sullo schermo una “storia tragica e attuale”, ha detto.

 

Era il 15 settembre del 2006 quando Oriana Fallaci ci ha lasciato, aveva 77 e viveva a New York ma voleva morire a Firenze, nella torre dei Mannelli guardando l’Arno da Ponte Vecchio. Alla fine Oriana Fallaci morì nella Clinica di Santa Chiara di Piazza Indipendenza, con attorno i suoi affetti più cari che restarono al suo fianco fino alla fine.

 

E tra le novità in arrivo non solo la serie tv ispirata a “Un uomo” ma anche quella dedicata alla Fallaci stessa, che ripercorrerà il suo periodo a Hollywood come inviata negli anni ’50. Oltretutto è anche in lavorazione una graphic novel sulla vita della scrittrice, in uscita prossimamente.