Catanzaro sin dalle prime luci dell’alba gli uomini del Comando provinciale della Guardia di finanza sono alle prese con una delicata operazione investigativa nei confronti di alcuni esponenti della ‘Ndrangheta che operavano nel settore dell’importazione di droga da diversi paesi.Al momento sono stati sequestrati beni per oltre 3 milioni e mezzo di euro con diversi arresti tra molti noti esponenti delle cosche mafiose locali.
Dalle prime indiscrezioni sembra che queste persone importassero soprattutto cocaina dal Nord-Europa e dalla Spagna, con lo scopo di costruire una rete di spaccio internazionale ramificata e organizzata nel dettaglio. L’operazione ha coinvolto diverse regioni, grazie al coordinamento della Guardia di finanza di Catanzaro e del servizio centrale investigazione criminalità organizzata della Guardia di finanza di Roma, coordinati e diretti dalla Dda di Reggio Calabria.
L’operazione delle Forze dell’Ordine
Non sono ancora stari rivelati ulteriori dettaglio dell’operazione ma sembra che le Forze dell’Ordine da mesi seguissero le attività legate al traffico di stupefacenti che hanno portato ad arresti e perquisizioni in tutta Italia.
L’organizzazione sgominata era una vera e propria attività criminale a livello internazionale che potrebbe portare a numerosi arresti non solo nel nostro paese ma anche in tutto il resto d’Europa. Il traffico e la gestione dell’attività era calcolato in ogni minimo dettaglio, fino a formare una rete criminale che, partendo dalle cosche di ‘Ndrangheta di Reggio Calabria, allargava a macchia d’olio le sue influenze in tutto il continente, per un business da diversi milioni di euro.
Ulteriori informazioni al riguardo verranno sicuramente date nel corso della conferenza stampa organizzata dalle Forze dell’Ordine che farà luce sui dettagli dell’operazione. Il traffico di droga è una delle attività più redditizie della criminalità organizzata, che si sta diffondendo a macchia d’olio in tutte Europa; non stupisce che un business del genere e con un fatturato così importante sia finito all’attenzione dei militari che da anni tengono d’occhio principali canali del narcotraffico internazionale.