Italia - Terza dose di Vaccino, l'ok dell'AIFA. Il piano del Governo da Settembre

Terza dose di Vaccino per gli immunodepressi e i soggetti fragili, l'ok dell'Aifa e i piani del Governo

Fonte: Unsplash

Redazione 10/09/2021 09:25

L'Aifa ha detto di sì alla terza dose di vaccino per i pazienti più fragili, anziani e immunodepressi. Così in una nota il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato cha già dalle prossime ore il Ministero metterà in campo un tavolo tecnico per programmare i prossimi step della campagna vaccinale.
 
Intanto la Commissione Tecnico-scientifica dell’Aifa conferma che la terza dose di vaccino anti-Covid per i soggetti più a rischio è una scelta appropriata e in linea con la campagna di contrasto del virus; al momento, sembra che saranno resi disponibili i vaccini Comirnaty (Pfizer) e Spikevax (Moderna).
 
Ora che la campagna di vaccinazione è in rapida crescita bisogna giocare d’anticipo e iniziare a programmare le prossime mosse per arrivare, anzitutto alla più ampia copertura possibile, e poi per garantire a tutte le fasce più deboli la sicurezza contro il virus.
Le prossime mosse del Governo
Dalle prime fonti sembra che la nuova dose di vaccino stabilita dal Cts dovrà essere somministrata almeno 28 giorni dopo l’ultima somministrazione
La Cts ha stabilito che la 'dose addizionale' di vaccino Covid sarà somministrata "almeno 28 giorni negli “adulti e adolescenti di età superiore ai 12 anni (vaccino Comirnaty) o sopra i 18 anni (vaccino Spikevax) in condizione di immunosoppressione clinicamente rilevante”.
 
Per quanto riguarda invece la somministrazione in tutti gli altri soggetti che non rientrano nelle categorie a rischio può essere somministrata dopo almeno 6 mesi dall’ultima dose. Questa dovrebbe riguardare anziani over 80 e ricoverati nelle Rsa, oltre che il personale sanitario, i medici di base e i farmacisti. Sempre nella nota di Aifa si legge: "Come dose aggiuntiva dovrebbe essere somministrato uno dei due vaccini a m-Rna autorizzati in Italia (Comirnaty* e Spikevax*). Qualora fosse stata eseguita una prima vaccinazione con vaccino adenovirale o nel caso in cui non fosse disponibile il medesimo vaccino a m-Rna utilizzato per le prime due dosi, si potrà ricorrere alla somministrazione di una dose aggiuntiva 'eterologa' con il tipo diverso di vaccino a m-Rna. In base alle conoscenze attuali il dosaggio raccomandato per la dose booster è uguale al dosaggio autorizzato per il ciclo primario".
 
Ok, quindi, alla vaccinazione eterologa per la dose “booster”, che potrebbe essere un modo per sopperire a una eventuale futura carenza di vaccini, cosa per il momento esclusa da Governo e autorità che sono in costante contatto con le aziende farmaceutiche per monitorare costantemente gli approvvigionamenti. 
 

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