Italia - Terrorista a bordo, atterraggio d’emergenza a Fiumicino

Grande paura per un volo partito da Parigi e che sarebbe dovuto arrivare a Il Cairo

Fonte: Instagram - Autore: aeroportidipuglia

Redazione 09/11/2023 13:12

Il volo A321 della compagnia Vueling, partito da Parigi Orly alle 11:40 in direzione de Il Cairo, è stato costretto ad effettuare un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Roma Fiumicino. Il motivo era dovuto alla presunta presenza a bordo di un terrorista islamico.
  Cosa ha scatenato il panico
Il sospettato (un egiziano di 29 anni) aveva manifestato un malessere già prima della partenza, ritardando il volo di tre ore. La situazione è però degenerata quando, dopo aver ricevuto assistenza dall’equipaggio, ha scritto “I Love Allah” su un modulo medico per il consenso informato. Un messaggio che ha scatenato il panico: le hostess hanno infatti immediatamente informato il pilota dell’aereo che ha ricevuto l’autorizzazione per effettuare un atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Roma Fiumicino. L’ipotesi era infatti che si trattasse di un estremista islamico. Al momento del cambio di rotta l’aereo si trovava all’altezza di Brazza, in Croazia.
  Cecchini a Roma Fiumicino
Una volta atterrato in Italia, il sospettato è stato accolto da una schiera di forze di sicurezza che includeva agenti specializzati e tiratori scelti pronti ad intervenire in caso di pericolo. Alla fine, dopo alcuni momenti di grande tensione, è stato però chiarito che si trattava di un grande malinteso. Nonostante le rassicurazioni della polizia il pilota si è comunque rifiutato di far tornare a bordo il passeggero, che è così rimasto a Roma. La decisione ha scatenato una vera e propria lite con il diretto interessato, che se la sarebbe presa anche con le hostess e gli steward davanti agli altri passeggeri. Per il resto dei viaggiatori resta comunque solo un grosso spavento e gli inevitabili disagi per l'enorme ritardo che si è accumulato sul volo.
  Già il secondo caso a Fiumicino
Un falso allarme per terrorismo nell’aeroporto romano si era verificato già nel mese di ottobre, con la sicurezza che aveva fermato un presunto terrorista di origine palestinese. L’uomo aveva infatti dichiarato di essere armato, facendo scattare il protocollo d’emergenza. Alla fine era però risultato che si trattava solo di un manico di scopa.
 

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