Nel 2016 il terremoto che ha gravemente colpito e distrutto il centro Italia. Questa mattina, Draghi in visita ad Amatrice.
Dal 2016 a oggi molte famiglie a Ussita, Visso e in altri paesi delle Marche sono ancora senza casa.
Il ricordo del terremoto di 5 anni fa
La prima scossa c’era stata il 23 agosto 2016 durante il giorno: solo tanta paura ma niente conseguenze. La gente era incollata alla TV per cercare di capire e di sapere cosa era successo, ma con la speranza che il peggio fosse ormai passato.
Si andava a dormire, ormai era notte. Ma ecco una nuova scossa: la più potente, quella che poi si rivelerà distruttiva. Alle 3.36 del 24 agosto 2016 la terra ha ricominciato a tremare e con essa i cuori di migliaia di persone.
Sono passati cinque anni dal terremoto di Amatrice, nel Lazio, evento che ha avuto conseguenze molto pesanti anche in diversi paesi delle Marche. Ussita, Accumoli, Arquata e Pescara del Tronto, Visso, Gualdo sono solo alcuni dei paesi nei quali ancora oggi
sono evidenti le cicatrici e gli effetti devastanti del terremoto che ha lasciato senza casa centinaia di migliaia di famiglie. Si tratta di famiglie che ancora oggi, a cinque anni di distanza dal sisma, aspettano risposte e interventi concreti. Interventi da parte di quelle istituzioni che sino ad oggi hanno fatto ben poco per far tornare queste persone a una vita normale.
I danni e la speranza di ricostruire
I danni del terremoto di Amatrice sono stati enormi: case crollate totalmente o in parte, strade impraticabili, edifici pubblici inagibili ed inutilizzabili. Oggi, dopo cinque, tante famiglie vivono nel paradosso di avere alle spalle la propria casa ancora sventrata e inagibile e di abitare in container nei quali nulla appartiene loro. È così a Ussita, dove l'intero paese è stato ricostruito in versione container. Peccato che il paese "vero" porti ancora i pesanti segni del terremoto. Il bilancio totale del sisma nel 2016 è stato di 299 morti (con altri 4 successivi), 388 feriti e 41 mila sfollati.
Oggi, anniversario di quella ricorrenza, il premier Mario Draghi ha fatto visita ai cittadini di Amatrice, il paese che è l’emblema di questo dramma. Lì questa mattina, si è svolta una cerimonia in ricordo di quello che è successo: Draghi ha deposto la corona di alloro alla base del Monumento in memoria delle vittime del terremoto al parco Giovanni Minozzi.
La speranza è che la cerimonia di questa mattina non rimanga un evento sterile, ma che finalmente in tutte le zone colpite dal terremoto si possa davvero tornare presto a vivere