Il Codacons, l’Organismo a tutela dei consumatori, scende in campo contro il green pass obbligatorio nelle scuole per docenti e personale: in programma un ricorso al Tar del Lazio.
Ieri lunedì 30 agosto è iniziata la raccolta firme tra docenti e personale scolastico per un'azione legale collettiva, firmata da Codacons insieme all'Associazione per la difesa dei diritti civili della scuola
Ricordiamo infatti che da settembre, al rientro a scuola,
sarà richiesto il certificato verde a tutti i docenti e a tutti i dipendenti del personale scolastico per poter adempiere alle loro mansioni e svolgere le loro funzioni lavorative, pena la sospensione e multe salatissime.
Il fronte scuola
Con la dichiarazione di guerra alla certificazione sanitaria, che inizia dalla capitale, a partire da ieri si stanno raccogliendo le firme di adesione dei docenti e del personale scolastico per presentare l’azione legale collettiva al Tar di cui sopra si è detto.
Le due associazioni promotrici, unite contro la decisione del Governo di sospendere il personale scolastico non in regola con il green pass, spiegano le ragioni dell’iniziativa: si tratta di "una misura (quella del green pass obbligatorio) che risulta contraria alle norme europee e si traduce, di fatto, in un trattamento sanitario obbligatorio per una specifica categoria di lavoratori, con una evidente discriminazione tra cittadini". "Siamo stati da subito favorevoli ai vaccini contro il Covid e alla campagna vaccinale avviata dal governo – continua il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – ma non possiamo tollerare così gravi lesioni dei diritti dei lavoratori e provvedimenti adottati in piena violazione delle disposizioni europee”.
Le violazioni ravvisate
Secondo Rienzi, il decreto legge varato dal Governo sarebbe in evidente e netto contrasto con il regolamento europeo 953 del 2021 che, all’articolo 36 “vieta qualsiasi forma di discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti Covid-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l'opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate'".
Il Presidente del Codacons sottolinea al riguardo:“Il green pass deve essere una misura per proteggere i cittadini e non certo una condizione per conservare il lavoro o un requisito in assenza del quale un lavoratore può essere licenziato, perché una siffatta situazione risulta incostituzionale e assurdamente discriminatoria. Chi tra docenti e lavoratori non vuole o non può sottoporsi al vaccino deve essere destinato ad altre mansioni o messo in congedo retribuito, ma mai sospeso o licenziato".
Ora che Roma e il Tar Lazio faranno da apripista per questa iniziativa giudiziaria, c’è da credere che in altre città e in altre regioni d’Italia i docenti e il personale scolastico facciano valere le loro ragioni contro l’abuso di diritto perpetrato ai loro danni.