Durante la cerimonia di premiazione dei Gotham, Robert De Niro ha sconvolto il pubblico con dichiarazioni incisive, originariamente destinate a criticare l'ex presidente Trump e i revisionisti storici. Il suo discorso, preparato con cura, è stato improvvisamente modificato senza il suo consenso, portando l'attore a leggere il testo originale dal suo cellulare.

Mentre riceveva il premio sul palco, De Niro, co-protagonista di "Killers of the Flower Moon" insieme a Leonardo DiCaprio, ha manifestato il suo dissenso riguardo alla censura subita, dichiarando: "L'inizio del mio discorso è stato modificato, tagliato. Non ne sapevo nulla. E voglio leggerlo". Affrontando temi scottanti, l'attore ha denunciato la tendenza alla revisione storica, specialmente riguardo al genocidio dei nativi americani e ha criticato coloro che minimizzano le responsabilità degli statunitensi in questo contesto. In seguito ha enfatizzato sulla crescente presenza di teorie del complotto e distorti insegnamenti storici, come quelli riscontrati in Florida sugli schiavi. In modo esplicito De Niro ha svelato la manipolazione della sua dichiarazione, toccando temi politici sensibili: "La storia non è più storia. La verità non è più verità. Anche i fatti stanno venendo sostituiti da versioni alternative alimentati da teorie del complotto e immondizie varie."

Il divo ha colto l'occasione per attaccare direttamente l'ex presidente Donald Trump, affermando: "Mentire è diventato solo un altro strumento nell'arsenale degli imbroglioni. L'ex presidente ci ha mentito più di 30 mila volte durante i suoi quattro anni di mandato, e sta mantenendo il passo nella sua attuale campagna di ritorsione." Il pubblico ha reagito con un caloroso applauso, sostenendo la decisione di De Niro di mantenere la sua integrità e di pronunciare un discorso che rifletteva le sue convinzioni. Questo episodio ha evidenziato ancora una volta il ruolo significativo che le dichiarazioni di personaggi pubblici possono avere nel sollevare questioni importanti e stimolare il dibattito pubblico.