E’ polemica in rete per un video diffuso da Welcome to Favelas dove si vede un gruppo di ragazzi, la maggior parte di origine africana, davanti al McDonald’s in piazza XXIV maggio a Milano, e dei carabinieri avvicinarsi con manganelli prima di iniziare a caricare. 

 

Dura meno di un minuto il video che sta facendo il giro del web e per il quale si torna a parlare di razzismo, in giorni in cui l’argomento è caldo: tiene ancora banco, infatti, la polemica sulla decisione degli Azzurri di non inginocchiarsi per i Black Lives Matter in occasione di Italia-Austria. Dai fotogrammi si vede un militare dell’Arma inseguire un ragazzo che scappa, poi un altro cade e viene circondato e colpito dai carabinieri.  

 

Su Instagram, una ragazza testimone dell’episodio davanti al fast food scrive sul profilo di DeiFuturoAntirazzista: “Un gruppo di 15 ragazze -  per la maggior parte neri, arabi e una ragazza bianca stanno facendo colazione al McDonald zona Navigli. Le forze dell’ordine decidono di fermarsi perché uno dei ragazzi stava suonando scherzosamente e ripetutamente il campanello di un monopattino. Unico movente: razzismo. Quel fantomatico razzismo che in Italia 'non esiste'”. 

 

Dall’altra parte i carabinieri spiegano la loro versione dei fatti parlando di “rissa all’esterno del McDondald’s”. Nel dettaglio parlano di “un gruppo di giovani, in prevalenza stranieri, che si sono rivolti ai carabinieri con atteggiamenti provocatori, assembrati nei pressi del locale bevendo alcolici e ascoltando musica ad alto volume”. Quindi l’immediata richiesta “dell’intervento di un Nucleo Riserva del 3 Rgt Carabinieri Lombardia e di personale della Compagnia Carabinieri Milano Duomo, che si trovavano in zona Colonne di San Lorenzo, che hanno fatto allontanare i presenti. Alcuni hanno lanciato bottiglie di vetro versi i militari e si sono dispersi dopo una breve azione di contenimento”. 

A conclusione della vicenda, 12 persone “in parte di origine centrafricana di età tra i 20 e i 25 anni” sono state identificate e sanzionate “per la violazione per le misure anti Covid”.