La riapertura delle discoteche dovrà aspettare; se le cose andranno per il verso giusto e la curva dei contagi sarà ancora stabile, forse ci sarà una possibilità di riaprire per dicembre o gennaio. Così in una recente intervista il virologo Fabrizio Pregliasco parla del futuro delle discoteche e di un settore che molto più di altri è stato penalizzato e sconvolto dall’emergenza sanitaria.
Ovviamente le difficoltà e i problemi dei gestori dei locali sono note a tutti; tuttavia non si può abbassare la guardia perché il virus è ancora in circolazione.
Siccome gli errori fatti nell’estate del 2020 ancora pesano sulle persone e sul sistema sanitario è bene mantenere ancora alta l’attenzione e puntare su una riapertura graduale oltre che sulla campagna vaccinale.
Ci sono molti indicatori da tenere sotto controllo e al momento la situazione è abbastanza stabile, ma da qui a dicembre/gennaio, con l’arrivo del freddo e dell’influenza stagionale, non si può sapere come cambieranno le cose in materia di Covid, per cui bisogna navigare a vista e procedere a piccoli passi.
Riaperture e progetti per il futuro
La parola d’ordine, dunque, è proprio “gradualità”, per questo il discorso delle discoteche viene “rimandato a data da destinarsi”, perché sono luoghi in cui tutte le norme anti-Covid vengono meno e i comportamenti del passato hanno messo in evidenza l’altissimo fattore di rischio. Ci si parla addosso, si balla vicini, si suda, non si mantengono le distanze, si scambiano i bicchieri e tutta una serie di altri “comportamenti scorretti” che, chiaramente, darebbero nuova linfa vitale al virus.
Anche in discoteca comunque, il Green Pass potrebbe essere il punto di svolta per agevolare le riaperture, oltre che controlli maggiori, ingressi contingentati e un numero di persone all’interno più contenuto. Comunque se tutto andrà per il verso giusto, forse se ne riparlerà per Capodanno ma anche qui la prudenza non è mai troppa e non bisogna dare false speranze alle persone: come già detto si naviga a vista e da qui a dicembre la strada è ancora piuttosto lunga e tortuosa.