Italia - Pupo: "Accettai il secondo posto a Sanremo". Il Quirinale smentisce

Il cantautore aveva dichiarato di essere stato lui ad accettare la seconda posizione a Sanremo 2010

Fonte: Instagram - Autore: enzoghinazzi

Redazione 29/11/2023 14:07

Giovanni Matteoli, portavoce del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, è intervenuto per smentire le dichiarazioni di Pupo. Il cantautore, pochi giorni fa, ha infatti dichiarato a Repubblica di essere stato lui ad aver accettato il secondo posto a Sanremo 2010, quando partecipò insieme a Emanuele Filiberto e Luca Canonici. Il motivo? Secondo Pupo, la presidenza della Repubblica temeva lo scandalo di un rappresentate di casa Savoia al primo posto.
  Pupo: "Mi proposero il secondo posto e accettai"
Durante Sanremo 2010, Pupo partecipò in gara con Emanuele Filiberto e Luca Canonici: i tre vennero eliminati durante la prima serata, poi ripescati e alla fine si classificarono secondi. È stato lo stesso Pupo, pochi giorni fa, a chiarire il perché di questa esperienza turbolenta: "La canzone non solo è arrivata seconda ma aveva vinto il Festival, sono io ad aver accettato il secondo posto". Aggiungendo poi un'informazione non da poco: "Prima della finale, i vertici Rai avevano ricevuto una telefonata dalla presidenza della Repubblica, temevano lo scandalo di un rappresentate di casa Savoia al primo posto a Sanremo". E prosegue: "Quando ospitammo Marcello Lippi, lui fece una promo della canzone, cosa che non si poteva fare. Sabato mattina mi dissero che mi squalicavano e che avrei cantato come ospite. Raggiungemmo un accordo, mi preposero secondo io dissi che andava bene".
 
La smentita del Quirinale: "Una dichiarazione per attirare visibilità"
Giovanni Matteoli, portavoce del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, è intervenuto dopo le dichiarazioni di Pupo: "La dichiarazione di Pupo secondo la quale la Rai avrebbe cambiato l'ordine dei vincitori del Festival di Sanremo nel 2010 per una telefonata del Quirinale mi ha sorpreso. Per quanto ne sappia io e altri collaboratori del Presidente Napolitano, non era certo lui al telefono. Dubito anche che si sia trattato di qualche altro autorevole consigliere della Presidenze della Repubblica, che nel 2010 si occupava di ben altre questioni. Forse tirare fuori questa notizia oggi è utile per raggranellare un po' di visibilità e di audience".

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