Italia - Patrick Zaki, approvata alla Camera la mozione per la cittadinanza italiana

Patrick Zaki, lo studente prigioniero in Egitto potrebbe ricevere presto la cittadinanza italiana. A oltre un anno di detenzione sono ancora poche le iniziative del Governo

Fonte: Wikipedia

Redazione 08/07/2021 10:34

Patrick George Zaki, il Governo sta avviando le verifiche del caso per il conferimento della cittadinanza italia.  La mozione è stata approvata alla Camera con la sola astensione dei deputati di Fratelli d’Italia che hanno deciso di non partecipare al voto.  Tra gli obiettivi del governo anche l’impegno a monitorare e gestire la presenza diplomatica italiana al Cairo per presiedere le udienze dei processi a carico di Patrick Zaki e verificare le sue condizioni di detenzione.
 
Con l’approvazione di questo testo il Governo Italiano si impegna a continuare a sostenere i rapporti con l’Egitto per facilitare il rilascio dello studente e di tutti i prigionieri detenuti nel paese per aver difeso i diritti umani. Tra questi si chiede il rilascio di giornalisti, avvocati, attivisti politici e tutti coloro che sono stati ingiustamente messi in prigione per aver esercitato in maniera pacifica i propri diritti fondamentali.  La richiesta fatta al governo egiziano è che rispettino i diritti fondamentali della libertà di espressione, di associazione e di manifestazione pacifica abbandonando la strada delle palesi violazioni dei diritti umani che negli anni passati hanno portato alla morte di Giulio Regeni e alla prigionia di Patrick Zaki.
Patrick Zaki, oltre un anno di detenzione
La tensione con l’Egitto è palpabile eppure il governo del Cairo non sembra disposto a scendere a compromessi e non ha ancora dato una data di rilascio certa per lo studente dell’università di Bologna.  Patrick Zaki è detenuto illegalmente da oltre un anno. A nulla sono serviti gli appelli internazionali per il suo rilascio. Da parte sua il governo egiziano continua a prolungare la detenzione senza dare giustificazioni valide al riguardo.
 
Il nostro Governo si è prodigato per cercare di liberare il ragazzo ma tutti i tentativi di mediazione non sono andati a buon fine. Complice anche la poca “pressione” esercitata dalla politica e la noncuranza dell’Egitto, Patrick Zaki continua ad essere “rimbalzato” tra un rinvio e l’altro. Secondo la famiglia il ragazzo sarebbe molto sottopressione, avrebbe perso peso e sarebbe arrivato a un punto limite; nemmeno i continui appelli internazionali sono tuttavia riusciti nell’intento di liberarlo.
 

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