Finita la fuga di Maurizio Di Marzio, ex membro della Brigate Rosse ricercato dalla polizia francese. L’uomo dopo essere sfuggito alla retata di fine aprile è stato fermato nelle scorse ore a Parigi. Tra i vari capi di accusa pendenti su Di Marzio, c’è quella di terrorismo per fatti risalenti agli anni ’70 e ’80, ma nel suo caso la pena non sarebbe ancora caduta in prescrizione.
Mentre molti dei suoi colleghi bloccati in territorio francese sono accusati di reati prescritti, quelli imputati a Maurizio Di Marzio non lo sarebbero ancora, per questo l’Italia chiede l’estradizione immediata per poter procedere con un regolare processo a suo carico.
Maurizio Di Marzio, la cattura dell’ex terrorista
Tre persone però erano riuscite e sfuggire all’arresto, tra questi: Maurizio Di Marzio, Luigi Bergamin e Raffaele Ventura. Gli ultimi due pochi giorni dopo la retata si sono consegnati spontaneamente alle forze dell’ordine, mentre Di Marzio aveva fatto perdere le proprie tracce.
L’uomo è stato catturato a Parigi questa mattina e sono ancora in corso tutti gli accertamenti del caso per verificare le condizioni per l’estradizione. Nelle scorse ore, infatti, si è aperto un fitto dialogo tra le autorità francesi e quelle italiane, per cercare di riportare a casa l’ex terrorista il prima possibile.
Ancora non ci sono certezze per i tempi e i modi dell’avvio delle procedure ma, data l’ampia collaborazione mostrata tra i due governi e le due forze di polizia, probabilmente ci vorrà meno del previsto per riavere Maurizio Di Marzio in un tribunale italiano.