La Cappella degli Scrovegni e la Chiesa degli Eremitani, Palazzo della Ragione e la Cappella della Reggia Carrarese insieme al Battistero della Cattedrale. E ancora, la Basilica e il Convento di Sant'Antonio e gli oratori di San Giorgio e San Michele. E’ il perimetro delle meraviglie a Padova - Padova Urbs Picta - dove sono conservati gli affreschi del Trecento dipinti da Giotto, oggi inseriti nel Patrimonio Unesco. Otto siti per 3.694 metri lineari di opere consegnate dalla storia da artisti quali Jacopo Avanzo, Giusto de' Menabuoi, Guariento, Jacopo da Verona, Altichieri da Zevio.
La proclamazione
La 44esima sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale
Unesco ha preso la decisione di far rientrare
i trecenteschi cicli pittorici di Padova come Patrimonio dell’Umanità. Si tratta della stessa commissione che lo scorso 22 luglio ha deciso di non inserire Venezia nella lista del “Patrimonio in pericolo”. L’iter che ha portato fino al riconoscimento dell’Unesco è partito nel 2006 quando il Ministero per i Beni Culturali ha proposto la candidatura della Cappella degli Scrovegni all’ente delle Nazioni Unite.
La Cappella degli Scrovegni
Fu commissionata a Giotto agli inizi del 1300 e rappresenta la punta di diamante del complesso pittorico trecentesco che va sotto il nome di Padova Urbs Picta. Le tre facciate della Cappella narrano le Storie della Vergine Maria e di Cristo mentre la controfacciata è dedicata al Giudizio Universale. Famosa è una delle scene più note di Giotto, ovvero
la Strage degli Innocenti.
Evyrein, lo street artist padovano
Evyrein, street artist di Padova, si è congratulato con Giotto dopo la notizia dell’inserimento del ciclo pittorico trecentesco nel Patrimonio Unesco. L’artista ha da poco partecipato alla
"Biennale Super Walls" di Padova. La sua opera ritrae Giotto che festeggia il riconoscimento ottenuto con il gesto dello "Shaka", vale a dire la mano a pugno con pollice e mignolo alzati - in segno di vittoria. "E' un premio per l'Italia - le parole di Evyrein - che è sempre più al centro della storia del mondo, luogo dove il passato vive grazie alle bellezze che il Bel Paese custodisce". Lo street artist ha realizzato l’opera in Piazza delle Erbe e nel Ghetto Ebraico.