Dopo 30 anni dalla sua uscita, è bufera sulla copertina di "Nevermind", l'album del 1991 pubblicato dai Nirvana. Il bimbo di soli 4 mesi ritratto in una piscina con la banconota di un dollaro che fa da "esca" sulla cover del disco iconico, ora è cresciuto e ha deciso di fare causa alla band grunge fondata da Kurt Cobain. Oggi ha 31 anni Spencer Elden e, come riporta rockol.it, con i suoi legali sta valutando di agire legalmente per "sfruttamento sessuale di minori".
L'uomo ha deciso quindi di agire per vie legali nei confronti del gruppo, verso Courtney Love, vedova di Cobain, gli eredi del leader nonché del fotografo Kirk Weddle e dei manager Heather Parry e Guy Oseary. Il dito è puntato anche contro le etichette che si sono occupate della distribuzione: Warner Records, David Geffen’s Geffen Records e UMG.
Gli avvocati di Elden: "Immagine pedopornografica"
Parlano di un'immagine "pedopornografica" mai autorizzata dai tutori legali dell'allora neonato di 4 mesi, gli avvocati del 31enne. La richiesta di risarcimento ammonta a 150mila dollari per non aver coperto il pene del bambino mostrato sulla copertina. In pratica Elden non vuole che la sua immagine di neonato venga ancora utilizzata soprattutto alla luce del fatto che ai suoi genitori nel '91 furono offerti 200 dollari per la foto in piscina, e la banconota da un dollaro fu aggiunta in un secondo momento dai grafici. Un accostamento che per i legali di Elden rimanderebbe a un "lavoratore del sesso".
In particolare, secondo l'accusa il direttore artistico “Fisher ha creato un'immagine focalizzata sui genitali di Spencer per aumentare lo shock e la natura oscena dello scatto. La vera identità e il nome legale di Spencer saranno per sempre legati allo sfruttamento sessuale a fini commerciali, di cui ha avuto esperienza quando era minore e che è stata diffusa e venduta in tutto al mondo da quando era neonato fino ad oggi".