Italia - Modello 730, probabile rinvio per la fine di ottobre

Probabile slittamento al 31 ottobre per la consegna del Modello 730; l'idea è di non affollare gli uffici ed evitare assembramenti

Fonte: Pixabay

Redazione 21/06/2021 10:22

In un articolo pubblicato sulle pagine de Il Messaggero spunta l’ipotesi di una eventuale proroga di un mese per la consegna del modello 730. La scadenza, prevista inizialmente per il 30 settembre 2021, potrebbe scalare direttamente al 31 ottobre. Non ci sono ancora conferme sull’argomento da parte della politica, ma vista la situazione Covid nel nostro paese, potrebbe trattarsi di una proroga dettata anche dall’esigenza di non affollare gli uffici nelle prossime settimane.
 
Secondo il quotidiano, infatti, sembra che questo slittamento abbia lo scopo di alleggerire gli obblighi fiscali ma anche quello di evitare il rischio assembramenti nei centri di assistenza fiscale, come i Caf ad esempio. Infatti dato l’arrivo anche dell’assegno unico per i figli e delle varie scadenze di questo periodo, si è ritenuto opportuno allungare di un mese la scadenza del modello 730 così da agevolare i tempi tecnici e il lavoro degli uffici e, allo stesso tempo, evitare file e affollamenti.
Il modello 730, cosa cambia per ricevere i rimborsi?
Il modello 730 interesserà circa 18 milioni di contribuenti, nella stragrande maggioranza lavoratori dipendenti e pensionati. Dato che queste categorie versano imposte mensilmente la dichiarazione dei redditi spesso prevede dei rimborsi che vengono automaticamente compensati in busta paga o sulla pensione del mese successivo. Lo slittamento di un mese comporterebbe ovviamente anche lo slittamento dei tempi di consegna dei rimborsi che arriverebbe indicativamente per novembre.
 
Come già detto non sono ancora arrivate conferme oltre all’articolo de Il Messaggero ma già nelle prossime settimane potrebbero arrivare novità al riguardo, soprattutto per evitare che le persone vadano negli uffici per consegnare la documentazione. Intanto gli uffici dovrebbero già essere a lavoro per tutta la procedure per la richiesta dell’assegno unico che entrerà in vigore dal 1 luglio e interesserà una buona fetta di popolazione inclusi i lavoratori autonomi che fino a questo momento non erano mai stati contemplati.
 

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