Oggi pomeriggio sarà importate garantire la sicurezza e la normale fruizione della rete ferroviaria italiana, senza sospensione di servizi. Al riguardo, la ministra Luciana Lamorgese annuncia: "Non verranno tollerati minacce e inviti a commettere reati utilizzando il web e non saranno ammesse illegalità in occasione delle iniziative di protesta nei pressi delle stazioni ferroviarie pubblicizzate sulla rete".
Le manifestazioni dei gruppi no vax e no pass
Dal Viminale sono arrivate precise indicazioni ai prefetti già da ieri, essendo state annunciate per oggi pomeriggio le occupazioni da parte dei no vax e dei no pass delle principali stazioni ferroviarie in varie città d’Italia.
Si tratta di una giornata che si preannuncia caldissima, sul fronte delle proteste. Fin da questa notte, le stazioni appaiono blindate e questo per garantire che dalle primissime ore di questa mattina - in cui il green pass è diventato obbligatorio per i collegamenti di aerei, treni, autobus, traghetti a lunga percorrenza - non si verifichino incidenti.
Le manifestazioni organizzate di fronte a 53 stazioni delle principali città sono convocate per
le 14.30 ma i dispositivi di sicurezza disposti dai comitati per l'ordine e la sicurezza sono scattati all'alba. Altre proteste non ufficiali e non annunciate sono già state intercettate dalla polizia postale sui social. Il timore principale è che tra il popolo che protesta contro l'obbligo della certificazione verde si
infiltrino frange organizzate di destra e di movimenti antigovernativi pronti ad approfittarne per alzare il tiro.
L'intelligence italiana è al lavoro da ore e avrebbe intercettato possibili partecipazioni dall'estero a conferma che la galassia No Vax è ben più vasta e pericolosa dei numeri ridotti suggeriti dai dati delle vaccinazioni, visto che in Italia il 70 per cento della popolazione è già immunizzata. Anche il Copasir ha evidenziato questa escalation di violenza attorno al movimento No Vax e ne chiederà conto la prossima settimana a Franco Gabrielli, autorità delegata per la sicurezza.
Le preoccupazioni del governo e i controlli
Ma oggi c'è da garantire che chi viaggia lo dovrà fare in sicurezza e, ovviamente, con il Green Pass alla mano. Preoccupano meno aeroporti e porti dove i controlli sono già più strutturati.
Attualmente quindi, lo schieramento più cospicuo delle forze dell'ordine è tutto sulle stazioni. C’è una massiccia presenza di polizia ferroviaria e Digos innanzitutto, coadiuvate all'esterno dai reparti mobili di polizia e carabinieri, con un duplice obiettivo: sventare qualsiasi tentativo di occupazione dei binari per fermare i treni, così come minacciato dai manifestanti, ma anche proteggere gli addetti alle verifiche del Green Pass affidate a personale delle stazioni.
Nelle grandi stazioni: Milano e Roma Termini, dove l'ingresso ai binari è regolato dai tornelli, alle spalle degli addetti delle stazioni che dovranno chiedere oltre al biglietto anche il Green pass, ci saranno uomini delle forze dell'ordine. Saranno invece più complicati i controlli nelle stazioni più piccole dove l'ingresso ai binari è libero. In questo caso agenti della Polfer saranno di pattuglia sui treni, per proteggere i controllori da eventuali rifiuti violenti di passeggeri sprovvisti della certificazione verde.
Provvedimenti
Il sottosegretario all'Interno Carlo Sibilia, annuncia: "Se qualcuno dei manifestanti No Vax o No Green Pass domani arrecherà disagi alla circolazione ferroviaria bloccando le stazioni, andrà incontro ad una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Un conto è manifestare pacificamente, altra cosa è creare disagi alle altre persone. Saremo intransigenti".
Sulle richieste di manifestazioni i questori hanno deciso dopo aver valutato la sicurezza dei luoghi. "Nessuno vuole porre limiti al diritto a manifestare pacificamente in luoghi sicuri e controllati - sottolineano dal Viminale - ma è chiaro che se qualcuno pensa di potere manifestare sul piazzale di una stazione o a pochi metri dai binari non può essere autorizzato".
La questione appare complicata e l'allerta è massima. Il Viminale, che già ha commesso degli errori, non può permettersi alcun passo falso ma il controllo dell'intera rete ferroviaria è assai complicato. E non si possono neanche militarizzare le stazioni né schierare i reparti antisommossa per evitare che una qualsiasi provocazione generi una pericolosa guerriglia sul terreno.
Come se non bastasse, la tensione sta salendo in tutto il Paese con la caccia all'uomo scatenata sulla chat di Telegram utilizzata dai No Vax che diffonde
minacce contro politici, amministratori, medici: presi di mira i loro indirizzi, numeri di telefono e diffusi online. "Attacchi mossi con toni inaccettabili sulla rete. Tutti questi episodi - assicura la ministra dell'Interno Lamorgese - sono oggetto di indagine da parte della polizia giudiziaria".