Le Forze dell’Ordine hanno trovato oltre seimila confezioni di medicinali cinesi, quindi senza la documentazione relativa alle autorizzazioni di Aifa ed Ema. Tra questi c’erano molti presunti farmaci anti Covid.
I medicinali, accuratamente confezionati in bustine di plastica, erano probabilmente destinati a un mercato etnico. Tutti i prodotti confiscati apparivano senza alcun foglietto illustrativo o indicazione di qualsiasi natura e sarebbero potuti finire in commercio causando un grave rischio per i potenziali clienti.
L’indagine che ha portato alla scoperta del traffico di farmaci è partita lo scorso gennaio dopo il rinvenimento di alcune confezioni di medicinali sospetti all’interno di un negozio di generi alimentari a Torino. Nel corso dei controlli sono emersi molti dettagli riguardo a una rete di distribuzione che aveva il compito di vendere e trasportare i medicinali tra i vari negozi.
Nelle ultime ore i militari hanno trovato le oltre seimila confezioni stoccate all’interno di un magazzino tra Prato e la provincia di Firenze. Lo stabile, di proprietà di un 50enne cinese è stato posto sotto sequestro, così come le migliaia di scatole di farmaci per un valore di circa 60 mila euro.
Medicinali falsi e senza indicazioni, quando dubitare
Secondo un report delle accademie scientifiche tra il 20 e il 50% dei farmaci in circolazione nei paesi asiatici sarebbero dei falsi. Prodotti senza principi attivi o, nei casi peggiori, con principi attivi differenti e scelti a caso, che potrebbero avere serie ripercussioni sullo stato di salute degli utilizzatori.
In tutto il mondo, ovviamente, sono migliaia le vittime che ogni anno perdono la vita a causa di medicinali contraffatti che vengono assunti, molto spesso, senza nemmeno la supervisione del personale medico.
Questo business, seppur in maniera minore, è arrivato anche nel nostro paese con tonnellate e tonnellate di medicinali sequestrate ogni anno, destinate probabilmente a un mercato molto spesso individuabile nelle zone più densamente popolate da cittadini provenienti dalla Cina, dall’Africa e dal Sud America.
L’Aifa ha rilasciato un documento che mette in guardia la persone sull’utilizzo di tali farmaci; tale documento, consultabile a
questo link, espone in maniera chiara tutti i rischi a cui si va incontro se si utilizzano farmaci non approvati dal regolamento vigente.
Nel nostro paese, come già detto, il fenomeno non è diffuso così largamente come accade altrove e questo per merito dei controlli sempre più stringenti messi in campo dalle Forze dell’Ordine in sinergia con il nostro Governo che, ad esempio, non consente la vendita di farmaci fuori dalle farmacie o attraverso canali on-line, come invece accade in altre parti del mondo.
Se si venisse in contatto con prodotti di dubbia provenienza o con indicazioni poco chiare o non presenti, l’Aifa invita a rivolgersi alle autorità competenti, a non assumere assolutamente il farmaco e a segnalare prontamente la cosa.