Sembra non volersi placare
l’ondata di maltempo iniziata la scorsa settimana in Italia e che ha causato gravi conseguenze soprattutto in Toscana. Oggi, mercoledì 8 novembre, è stata infatti proclamata
allerta arancione dalla Protezione civile in
Veneto. Allerta gialla invece in altre sette regioni:
Calabria, Campania, Emilia Romagna, Basilicata, Puglia, Sicilia e Molise. Grande attenzione soprattutto alla zona dei
Campi Flegrei, dove la sismicità del territorio preoccupa sempre.
Le previsioni di oggi
Al nord il tempo sarà prevalentemente soleggiato, solo con un po’ di foschie e nebbie nelle ore mattutine in Val Padana e addensamenti sulla Liguria. Al centro situazione in miglioramento con ampie schiarite, salvo qualche pioggia residua in arrivo tra pomeriggio e sera. Situazione peggiore invece al sud con piogge forti e rovesci diffusi su nord Sicilia, Lucania e Calabria tirrenica e Salento. In giornata è attesa però anche una tendenza all'attenuazione dei fenomeni.
Le previsioni di giovedì e venerdì
Da giovedì la situazione peggiorerà nuovamente, con piogge intense in Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. Preoccupano soprattutto le zone della Liguria di Levante, Lombardia, ovest Emilia, medio-alta Toscana, Sardegna occidentale e l’Appennino centro-settentrionale.
La situazione in Toscana
Intanto nella regione più colpita dal maltempo nella scorsa settimana, è stata trovata anche l'ottava ed ultima vittima dell’alluvione. Si tratta di Antonio Tumolo, anziano di 84 anni che è stato recuperato in un vivaio. L’ipotesi è che l’uomo stesse cercando di tornare in auto per raggiungere la sua casa nella frazione di Figline e sia stato travolto dalla furia del fiume di acqua e detriti che si è riversato all’improvviso nelle strade. L’auto era già stata recuperata nei giorni scorsi completamente accartocciata. Eugenio Giani, presidente della Toscana, ha commentato la notizia durante la sua visita nella zona di Montale: “Tutta la Toscana è al lavoro, ogni forza, ogni energia e risorsa. Vogliamo tornare alla normalità il prima possibile. Qui l’emergenza è stata doppia perché il torrente Agna, oltre a tracimare nella notte tra il 2 e 3 novembre, ha visto una nuova rottura dell’argine la notte tra il 3 ed il 4 novembre. Solo stamani l’Agna è stato ricondotto nel suo alveo naturale, grazie all’impegno forte del Genio civile da me richiesto con urgenza. I danni sono ingenti, con un distretto industriale fortissimo e vocato alle esportazioni che ha subito danni incalcolabili, così come le abitazioni. Dal pomeriggio sarà completato il riassetto degli argini e questo permetterà di guardare con maggiore serenità ai giorni a venire”.