Il
Green Pass è uno dei temi che continua a dividere l’opinione pubblica in tutto il mondo. Tra chi lo sta praticamente “imponendo” come obbligo e chi usa misure meno restrittive, stiamo parlando di una delle questioni più spinose dall’inizio della pandemia.
Ci sono paesi, però, tipo la Danimarca che si sono detti sin da subito contrari al Green Pass, a questa si aggiunge la Gran Bretagna che dopo giorni di confusione ha deciso di non introdurre l’obbligo di certificazione verde. Eppure Boris Johnson è stato poco chiaro al riguardo: inizialmente sembrava volesse prendere esempio dai paesi con l’obbligo di certificazione; alla fine, però, ha cambiato (di nuovo) idea, segnando un altro punto di rottura con l’Europa.
Eppure il livello di allerta un GB è alto con una media di 37mila contagi al giorno, tra Variante Delta e qualsiasi restrizione anti-Covid caduta da tempo. Insomma una situazione non critica per il robusto sistema sanitario ma con circa 140 morti al giorno che non sono numeri da poco. Nonostante tutto il Governo ha rifiutato l’obbligo di Green Pass, cosa che per gli esperti potrebbe portare a una ulteriore impennata nei contagi.
Il perché della Gran Bretagna
Sono in molti i paesi in tutta Europa che stanno seguendo il modello Italia: con obblighi e restrizioni severi per chi sceglie di non vaccinarsi e che quindi non ha il Green Pass della durata di 9 mesi.
Sul perché la GB abbia deciso di non imporre tale obbligo, ci sono diverse ragioni ma fondamentalmente si tratta di una decisione politica. Sembra infatti che in molti si siano opposti all’idea al punto da spingere Boris Johnson a cambiare rotta da quella che era stata definita una misura “coercitiva e discriminatoria”.
Insomma tra chi non vuole rinunciare alla propria libertà e chi invoca lo “spirito britannico” la nazione sostiene fermamente il No al tanto temuto Green Pass che per molti è simile alle carte d’identità, già odiatissime nel Regno Uniti perché considerate un attentato alla libertà.
Ufficialmente il Governo ha detto altro puntando tutto su una copertura vaccinale più che sufficiente per contrastare nuove ondate del virus; ipotesi sostenuta anche dai dati che, contrariamente al parere degli esperti che avevano profetizzato 200 mila casi al giorno con il liberi tutti delle scorse settimane, si attestano come già detto tra i 30 e 40mila giornalieri, con una pressione sugli ospedali ancora molto bassa. Tra l’altro sempre in Gran Bretagna
sta per iniziare ufficialmente la campagna per la terza dose, con il Governo che punta al mettere al sicuro i cittadini puntando tutto sul vaccino.
Quale sarà l’esito di tutto questo? Lo scopriremo probabilmente nelle prossime settimane per poi tirare le somme se e quando arriverà la fine dell’emergenza sanitaria.