L’Europa dichiara guerra a diesel e benzina: tutte le nuove auto registrate
a partire dal 2035 dovranno essere elettriche. Lo ha deciso la Commissione Ue che ha precisato: “Non stiamo proibendo le auto, stiamo fornendo un'alternativa”. L’Europa vuole
un futuro a zero emissioni con l’augurio che si punti sempre più sul settore riducendone i costi.
La rivoluzione verde dell’Ue
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Ue, ha le idee chiare: “Sappiamo dove vogliamo andare e cosa dobbiamo fare per arrivarci - spiega - e sappiamo che la nostra attuale economia dei combustibili fossili ha raggiunto i suoi limiti. L'Europa è il primo continente che presenta un'architettura completa per soddisfare le ambizioni di questa Rivoluzione verde”.
Le misure proposte
Tra le proposte sul tavolo del Green deal della Commissione:
• L'attribuzione di un prezzo al carbonio e la creazione di un fondo sociale: si parla di 70 miliardi in 7 anni per cofinanziare al 50% regimi di incentivazione nazionale per l'acquisto di vetture elettriche
• In previsione dell’azzeramento al 2050, per le auto si punta a una riduzione delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030 (ecco il motivo del nome “Fit for 5” attribuito al “Pacchetto Clima”).
Le reazioni
Secondo Legambiente l’Ue avrebbe dovuto puntare più in alto: “L’Europa deve ridurre le emissioni di almeno il 65% entro il 2030 rispetto ai livelli del '90”, le parole dell’associazione ambientalista. Parla di “un piano senza precedenti” Confindustria “che ci obbliga a cambiare marcia e a passare dalla discussione sugli obiettivi, decisi, a un dibattito pragmatico sulle soluzioni”. Entusiasta l’Enel, e il suo ad Francesco Starace: “Questa serie di proposte sta anche aprendo la strada a una necessaria accelerazione verso un'ulteriore elettrificazione degli usi finali dell'energia, come i trasporti su strada e il riscaldamento - dice - che rappresenta già l'alternativa più competitiva e pulita ai combustibili fossili”.