Sul fenomeno delle
criptovalute il Ministero dell’Economia e delle Finanze corre ai ripari: il governo ha intenzione di fare
un decreto per monitorare la portata di questo nuovo metodo di pagamento. Nelle settimane scorse la notizia del
Bitcoin risalito sopra i 50mila dollari, ma adesso l'obiettivo è creare un apposito
registro presso l’organismo per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi per conoscere in maniera chiara le transazioni in criptovalute. Queste, infatti, non saranno più una "faccenda tra privati" ma passeranno sotto la lente dello Stato.
Contro l'abusivismo
In pratica, ogni tre mesi sarà obbligatorio per gli Exchange e i Wallet registrarsi presso un registro ad hoc. Al di fuori di questo si opererà in modo illecito. L'obiettivo dell'Esecutivo è conoscere in maniera approfondita le dimensioni del fenomeno affidando alla Finanza e in generale alle forze dell'ordine i necessari controlli tramite l'accesso libero ai dati.
Tutto si svolgerà per via telematica: le piattaforme renderanno conto delle operazioni effettuate sul suolo italiano in questo registro, dove saranno visibili i identificativi del cliente e le sue operazioni. Il settore degli Exchange, che finora viveva in una sorta di "limbo", sarà quindi costantemente monitorato dalle Fiamme gialle e dal Ministero della finanza nell'ottica di contrastare chi utilizza le criptovalute a fini di riciclaggio.
Cosa sono le criptovalute
Una criptovaluta è un tipo di moneta digitale creata con un sistema di codici. Queste finora funzionano in modo autonomo, al di fuori dei tradizionali sistemi bancari e governativi. Si utilizza la
crittografia per rendere sicure le transazioni. La moneta più nota come criptovaluta è il
Bitcoin, la prima creata e lanciata nel 2009. Online al momento sono disponibili 1.000 criptovalute.