L'influenza continua a diffondersi in Italia, mettendo sotto pressione il sistema sanitario e costringendo oltre un milione di italiani a letto. Secondo esperti e medici, la riapertura delle scuole potrebbe incrementare ulteriormente la circolazione del virus influenzale, portando a un aumento dei casi.
Influenza in aumento in Italia
Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive ospedale Policlinico San Martino di Genova, esprime preoccupazione riguardo al ruolo delle scuole nella diffusione dei virus respiratori: "Stiamo viaggiando molto alti come circolazione dei virus influenzali, mi auguro che la scuola non faccia da volano alla diffusione di virus influenzali, parainfluenzali e di altri microrganismi". L'appello alle mamme e ai papà è forte: mantenere i figli a casa o mandarli a scuola con la mascherina se non stanno bene, al fine di evitare ulteriori disseminazioni. Anche Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia del Campus Bio-Medico di Roma, sottolinea che il picco dell'epidemia influenzale stagionale non è ancora stato raggiunto. Con il ritorno a scuola, la ripresa del lavoro e i mezzi pubblici di nuovo affollati, è attesa un'impennata di casi. Ciccozzi evidenzia che la ripresa delle attività scolastiche favorirà la diffusione non solo dell'influenza, ma anche di altri virus respiratori e patogeni gastrointestinali.
Influenza, gli scenari degli esperti
Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento, ritiene che il peggio dell'
epidemia influenzale sembri essere passato, ma avverte che il ritorno a scuola e al lavoro potrebbe ritardare la discesa dei casi. Siamo nel pieno del picco stagionale e la ripresa delle attività potrebbe prolungare questa fase, ma è improbabile che si verifichi un aumento significativo dei casi.
Lopalco sottolinea invece l'importanza della vaccinazione, non solo contro l'influenza ma anche
contro il COVID-19, considerando l'andamento imprevedibile di quest'ultimo. Invita quindi a non sottovalutare la necessità del vaccino, anche quando sembra vicino il picco dell'epidemia, poiché il rischio di contagio persiste.