Italia - Il governo candiderà Roma per Expo 2030, l'annuncio del premier Draghi

Di Maio: "Le Istituzioni lavorino insieme per questa grande sfida", il sindaco Raggi: "Dobbiamo battere le candidature di Mosca e Busan, è tempo di fare squadra"

Fonte: Facebook

Redazione 29/09/2021 09:24

Il governo candiderà Roma Capitale ad ospitare Expo 2030: ad annunciarlo è il premier Mario Draghi in una lettera inviata ai candidati di Roma Capitale. "Si tratta senz'altro di una grande opportunità per lo sviluppo della città", scrive il presidente del Consiglio. "Ospitare l'Expo 2030 a Roma significherebbe ripartenza per tutta l'Italia, con nuove e notevoli opportunità di lavoro e di rilancio economico", aggiunge il ministro degli Esteri Luigi Di Maio"Questo è il punto di inizio di un nuovo percorso - osserva - È un'altra sfida green, di sviluppo urbano e di crescita economica per la nostra Capitale, e c'è tanto da fare. Saranno mesi intensi e bisognerà dare il massimo per coronare questa candidatura". Secondo Di Maio è necessario che le istituzioni lavorino "insieme" per questo obiettivo.
 
Le reazioni politiche
A stretto giro arrivano le reazioni del mondo della politica all'annuncio del premier: "Daje!!! Roma è ufficialmente candidata ad ospitare l'Expo del 2030 - il post su Facebook del sindaco di Roma Virginia Raggi - Si tratta di uno dei più importanti eventi internazionali. Per Roma si tratta di un particolare motivo di orgoglio perché supera il racconto di una città dove non si possono fare le cose, anzi è la dimostrazione che a Roma si può fare tutto e anche meglio. Ringrazio Draghi e Di Maio". Raggi si dice pronta a iniziare "un percorso impegnativo ed entusiasmante: dobbiamo battere le candidature di Mosca e Busan - continua - Ora dobbiamo fare squadra". Per l'Italia e per Roma" l'Esposizione Universale del 2030 è "una seconda occasione che non possiamo perdere. Nei prossimi giorni vi presenterò il progetto con il quale vogliamo aggiudicarci l'edizione dell'Expo 2030".
 
Unindustria: "Ora o mai più, non possiamo fallire"
"Ora o mai più, non possiamo fallire ci giochiamo 50 anni di crescita", dichiara Angelo Camilli, presidente di Unindustria, nel corso di due interviste al Sole 24 Ore e al Messaggero. Parole chiare quelle di Camilli che evidenzia: "Roma non si può sottrarre alla sfida del futuro, tra Pnrr e trasformazione tecnologica", adesso "bisogna avere la capacità di progettare il futuro e la forza di metterlo in pratica". Soprattutto perché "questo decennio, tra Recovery, Giubileo ed Expo, segnerà i prossimi 50 anni di sviluppo per Roma.
 
La candidatura di Roma all'Expo 2030 rappresenta il primo passo verso un nuovo percorso "che potrebbe portarci a un esito positivo: dà fiducia e progettualità per la nostra città - sottolinea il numero uno di Unindustria - C'è una competizione con due rivali importanti, Mosca e Busan, a cui comunque Roma non ha nulla da invidiare. Presentata la candidatura entro il 29 ottobre, poi andrà formato il comitato promotore. Quindi sei mesi per presentare tutte le progettualità, con un primo dossier da presentare entro dicembre".
 
Entro la fine del 2023 ci sarà la decisione finale, "poi sette anni per dare seguito ai progetti. Fra qualche giorno ci sono le elezioni: a breve avremo un nuovo sindaco, con una nuova giunta e un nuovo mandato. Ci auguriamo che chiunque vinca le elezioni creda nel nostro progetto: dobbiamo mettere a fattor comune tutte le risorse disponibili".
 
L'obiettivo: rendere Roma di nuovo attrattiva
Per Camilli va considerata la ricaduta sull'immagine della città. "Nel manifesto che abbiamo consegnato ai candidati sindaci, per esempio, abbiamo lanciato l'idea di un concorso internazionale per dieci progetti di trasformazione urbana e green design - spiega - L'importante sarà scegliere bene la squadra e i manager che verranno messi in campo per la trasformazione della città. Così si restituisce fiducia anche a cittadini e imprese, incentivando gli investimenti privati: nelle nostre indagini interne vediamo voglia di recuperare e di crescere. L'obiettivo deve essere ridiventare una città attrattiva e competitiva per attrarre investimenti nazionali e interazionali, come già sta avvenendo in certi settori, per esempio l'alberghiero. Non si può fallire". 

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