È attesa per il pomeriggio di oggi, martedì 5 marzo, una sentenza storica. La Corte Costituzionale dovrà valutare se i reati di favoreggiamento della prostituzione previsti dalla Legge Merlin violano i diritti delle prostitute. A sollevare la questione sono stati i legali di alcuni imputati nel processo a Bari sulle escort portate tra il 2008 e il 2009 nelle residenze estive dell’ex premier Silvio Berlusconi dall’imprenditore barese Gianpi Tarantini.
Il riferimento è alla valutazione l’incostituzionalità della legge nella parte nella quale punisce chi decide di reclutare ragazze che liberamente hanno scelto di vendere il proprio corpo. Costituiti contro l’ipotesi sollevata dagli avvocati ci sono nientemeno che la Presidenza del Consiglio dei Ministri e alcune associazioni femministe.
Secondo alcuni si tratterebbe solo di rendere meno difficile il libero esercizio della prostituzione, che già avviene liberamente nel nostro paese. In certi ambienti è opinione diffusa che per levare il velo di ipocrisia è sufficiente navigare su alcuni siti internet dedicati ad annunci e massaggi. Alcuni esempi?
MoscaRossa,
Mosca Bianca e
Bakecaincontrii.
Inoltre sarebbe anche una via possibile per togliere la prostituzione dalla mano della malavita, non esclusivamente promuovendo le case chiuse, ma favorendo le prostitute che scelgono liberamente questa "professione" a esercitare in appartamento, facendo scomparire le donne ai bordi delle strade schiavizzate con pesanti ricatti.