Grillo e Conte si sono incontrati a pranzo per ufficializzare la tregua e pensare al futuro del
Movimento 5 Stelle. Dopo
le settimane di tensione appena passate, la pace tra i due sembra fatta e lo scontro che stava sfaldando il Movimento sembra ormai acqua passata.
Dopo l’intesa raggiunta e il nuovo Statuto, i due leader si sono ritrovati e sembrano aver messo da parte le ostilità. Del resto i compromessi e il “venirsi incontro” sembra aver dato i suoi frutti una volta per tutte. E pensare che fino a pochi giorni fa un pranzo del genere sembrava qualcosa di irrealizzabile; perché i due, è bene ricordarlo, ne hanno dette di tutti i colori, e non sono stati risparmiati nemmeno gli attacchi personali. Botta e risposta, attacchi pungenti e frecciatine, così a un passo dalla rottura definitiva, tutto si è inaspettatamente normalizzato, riportando il dialogo su un fronte più civile: davanti a un piatto di pasta, da buoni italiani.
Grillo-Conte, il pranzo che sancisce la distensione
I prossimi passi per i 5 Stelle vedranno l’investitura ufficiale di
Giuseppe Conte come leader del Movimento; questo dopo il voto sulla nuova piattaforma che dovrebbe arrivare a giorni. Dopodiché potrà partire il progetto di restaurazione del partito, con una leadership chiara, definita e in linea con quanto concordato nelle ultime settimane.
C’è un clima particolare nel Movimento, tra chi attende con ansia il nuovo corso e chi, invece, nutre sempre più dubbi, al punto che si parla già di defezioni all’interno del partito. I favorevoli al nuovo M5S, comunque, si dicono soddisfatti del percorso fatto e ovviamente sono favorevoli alla guida di Giuseppe Conte che sarebbe la soluzione migliore per tutti,
Intanto il nuovo statuto potrebbe essere reso disponibile già nelle prossime settimane e poi, dopo il voto popolare, si potrà passare realmente all’azione e mettere le mani sulla ristrutturazione tanto attesa.
C’è già chi parla di alcuni nomi noti del Movimento che andranno ad affiancare Conte, tra questi: Patuanelli, Turco, Appendino, Azzolina, Taverna e, ovviamente, Fico e Di Maio. Non si sa ancora quale sarà il loro ruolo ma sembra che avranno una posizione chiave nel processo di riforma.
Vedremo cosa accadrà nelle prossime settimana e, dato i repentini cambi d’umore di alcuni, non sorprenderebbe se un pranzo tra amici diventasse una lotta intestina su chi dovrà pagare il conto.