"Ci sono passaggi che rendono difficile applicazione delle norme: chi controlla e soprattutto come le norme vengono fatta applicare, non possiamo pensare di mettere sulle spalle del barista o del ristoratore l'onere di fare il bodyguard, quindi su questo lo Stato ci deve essere". E' il monito del presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga che rivolge un nuovo appello a vaccinarsi: "Per chi lo fa ci sono meno probabilità di ammalarsi in modo grave, il grande vantaggio del vaccino è che evita la malattia grave". Parole che arrivano all'indomani della protesta anti Green Pass che ha visto scendere in piazza Castello a Torino circa 2mila persone.
In migliaia per il "No Paura Day"
Dopo
il via libera di Draghi al decreto Covid che obbliga i cittadini a muoversi liberamente con il Green Pass dal 6 agosto, Torino non ci sta e fa sentire la sua voce. "Facciamo vedere a tutti cosa vuol dire essere uomini liberi, ha urlato un manifestante. Sotto al palco si alza un coro che grida alla “libertà”. "Siamo circondati da disinformazione e censura - ha detto l'avvocato Maurizio Giordano - Il Green pass è inconcepibile non solo dal punto di vista costituzionale ma anche umano. Stiamo arrivando a passi molto veloci a una dittatura".
Fischi dalla platea al nome del commissario per l’emergenza,
Francesco Paolo Figliuolo. Il
"No Paura Day" ha esordito così e i suoi organizzatori promettono che nei prossimi giorni altri eventi sono in programma.
"L'appello a non vaccinarsi è un appello a morire, sostanzialmente: non ti vaccini, ti ammali e muori. Oppure, fai morire: non ti vaccini, contagi, lui o lei muore", ha detto il presidente del Consiglio
Mario Draghi. La leader di Fratelli d’Italia,
Giorgia Meloni, conferma il suo disappunto sull'obbligo della certificazione verde e scrive su Twitter: "Il Governo ha approvato l’obbligo del Green pass, un lasciapassare che lede la libertà dei cittadini, devasta ulteriormente l’economia e di fatto impone l’obbligo vaccinale per accedere a molte attività". E aggiunge: "La strada della discriminazione e del conflitto tra cittadini è molto pericolosa e in contrasto con quanto stabilito dalla Ue che chiedeva di evitare discriminazioni. È incredibile che la sinistra sia europeista solo quando da Bruxelles impongono lacrime e sangue per gli italiani".
Mariastella Gelmini, responsabile degli Affari regionali, appoggia la decisione del premier Draghi e dice: "Penso che dovremmo aver fiducia nella scienza e vaccinarci tutti, compresi i giovani".