Monta la polemica sul
Green Pass per studenti e personale delle scuole italiane. L’intenzione è di riaprire in presenza a settembre ma
“per ora niente obbligo vaccinale per la scuola”, ha chiarito il ministro dell'Istruzione
Patrizio Bianchi a Rai Radio Uno. Serviranno le prossime settimane per valutare se tornare sul tema e assumere ulteriori decisioni. Per quanto riguarda docenti e personale “siamo già all'85%" di vaccinati su base nazionale - ha spiegato il ministro - Ci sono differenze su base regionale ma contiamo comunque di arrivare a settembre a 85%-90% su tutto il Paese. La scuola è quella che ha risposto meglio. E se c'è una Regione al 70% il commissario si concentrerà su quella".
La richiesta dei presidi
In merito agli studenti, Bianchi rileva: "C'è una risposta entusiasmante dai ragazzi tra i 12 e i 18 anni, Figliuolo dice che arriveremo a due terzi di vaccinati per settembre, il senso di responsabilità è eccezionale". Intanto il fronte dei presidi chiede che per i ragazzi ci sia l’obbligo vaccinale. "Ne discuteremo con tutto il governo - continua - La scelta nostra è tutti in presenza, su questo ci misuriamo per avere tutte le condizioni, dentro e fuori la scuola, per essere presenti tutti".
La polemica
Dopo la richiesta dei presidi si fa sentire la tensione nella maggioranza. Mentre
il governatore della Liguria Toti chiede l'obbligo di vaccino, il leader della Lega
Matteo Salvini protesta: “Non scherziamo, la missione del governo è scongiurare il ricorso alla didattica a distanza”. L’associazione dei dirigenti scolastici all’incontro con il ministro Bianchi ha chiarito la sua posizione: “Se la campagna dei vaccini non va, si torni alla Dad”. Nel frattempo, si spinge sul parere del
Cts che dovrà affrontare il nodo “scuola”.