A partire
dal 15 ottobre i lavoratori di aziende pubbliche e private potranno entrare negli uffici, in fabbrica, negli studi professionali e nelle altre strutture
solo se muniti di Green Pass. l’Italia sarà il primo Paese europeo a prendere questo provvedimento. L'annuncio del premier della
stretta sui luoghi di lavoro c'era già stato qualche giorno fa, e adesso dopo il confronto acceso con i leader sindacali il presidente del Consiglio vuole arrivare all'obiettivo:eccetto pensionati, casalinghe e disoccupati, tutti i dipendenti che lavorano in presenza avranno
l'obbligo di presentare la certificazione verde.
Il proposito del premier è spingere il più possibile gli italiani a vaccinarsi prima dell'arrivo dell'inverno, quando i contagi potrebbero aumentare. Se questo dovesse accadere, nonostante l’imposizione del pass a milioni di lavoratori, il governo valuta ulteriori strette. Tra queste
l'obbigo vaccinale per tutti. Nel decreto viene spiegato che i lavoratori senza la certificazione verde avranno
sanzioni severe, ma non licenziati. In particolare chi è sprovvisto del Green Pass sarà considerato assente ingiustificato. La multa scatterà se verranno "beccati" sul posto di lavoro senza il passaporto vaccinale.
Lo scontro sui tamponi
Intanto è scontro sulla questione "tamponi". I sindacati hanno chiesto che siano a carico dello Stato fino al 31 dicembre 2021 ma il premier ha escluso tale possibilità perché "si ridurrebbe la propensione degli italiani al vaccino". Ma anche che "gli oneri dei tamponi saranno a carico di chi non vuole vaccinarsi, non certo della collettività". E Maurizio Landini, leader della Cgil, ha ribadito che non si può "scaricare tutto il peso sul mondo del lavoro". L'unica promessa di Draghi è quella di calmierare i prezzi per quelle farmacie che non lo hanno già fatto. Il tampone però sarà gratuito solo per i soggetti fragili.
Ma come funzioneranno i controlli? La modalità sarà uguale a quella già in vigore per altri settori, come per il personale scolastico. I dipendenti dovranno quindi esibire il Green Pass all’ingresso degli uffici e un capo reparto scelto dai vertici aziendali si occuperà della procedura. Per verificare l'autenticità della carta verde, l'addetto ai controlli può anche avvalersi dell'aiuto delle forze dell’ordine per accertare eventuali falsi, e da qui può partire la denuncia.
Le sanzioni
Per quanto riguarda il settore pubblico le multe saranno uguali a quelle già previste per il personale scolastico e anche il settore privato dovrebbe adeguarsi. Non è previsto comunque il licenziamento del lavoratore. Il lavoratore non munito di Green Pass viene considerato assente ingiustificato e le sanzioni vanno dai 400 ai mille euro, cifra che aumenta in caso di contraffazione del documento. Trascorsi 5 giorni di assenza ingiustificata "il rapporto di lavoro è sospeso e non sono dovuti retribuzione e altri compensi o emolumenti". Si viene riammessi solo se in possesso della certificazione verde.