Potrà finalmente incassare la vincita di 500mila euro la signora di Napoli che aveva acquistato il Gratta e vinci rubato da Gaetano Scutellaro. L'uomo, 57 anni, dopo due giorni di carcere si è dichiarato pentito del suo gesto chiedendo scusa a tutti, in particolare alla 69enne proprietaria del biglietto vincente. Aveva tentato di estorcere alla legittima proprietaria del biglietto vincente la metà della somma, in cambio del tagliando sottratto illecitamente. "In quel momento non riusciva a ragionare", le parole che ha affidato al suo avvocato. L'Agenzia delle accise, dogane e monopoli ha quindi recuperato il tagliando, a seguito del dissequestro da parte della Procura di Napoli, avviando le procedure per il pagamento alla vincitrice del mezzo milione di euro.

 

Il tagliando era stato ritrovato dai carabinieri in una banca di Latina: qui Scutellaro aveva acceso un conto corrente ma dopo il dissequestro da parte dei militari, il "Gratta e vinci" è stato acquisito dal dirigente dell'Ufficio giochi dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli che ha avviato le procedure per liquidare la vincita. "Le indagini non lasciano dubbi in ordine alla riconducibilità di quanto in sequestro alla persona offesa", ha detto il direttore Minenna esprimendo "viva soddisfazione per l'evoluzione positiva della vicenda. La collaborazione istituzionale tra L'Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, i Carabinieri, e l'Autorità Giudiziaria nonchè il concessionario Lotterie Nazionali Srl, ha prodotto un risultato eccellente e sono particolarmente felice per la signora napoletana, acquirente del biglietto, che in questi giorni è entrata nel cuore di tutti noi".

 

Erano i primi di settembre quando in una tabaccheria di via Materdei, a Napoli, Gaetano Scutellaro, 57 anni, si è impossessato del tagliando vincente acquistato dall'anziana. Poi la fuga e una serie di vicissitudini che hanno portato alla denuncia a piede libero dell'uomo per furto pluriaggravato del tagliando. Il 57enne è stato quindi bloccato sul tratto casertano dell'A1 dai carabinieri, che gli hanno notificato un decreto di fermo della Procura di Napoli anche per il reato di tentata estorsione.