Nel Regno Unito è partita la Fase Tre, un altro passo importante per il ritorno alla normalità, un passaggio che prevede un ulteriore allentamento delle restrizioni che secondo il calendario delle ripartenze discusso da Boris Johnson dovrebbero essere del tutto abbandonate a partire dal prossimo 21 Giugno. Ma rispetto su quello che inizialmente era stato annunciato come un ritorno alla socialità graduale ma irreversibile, oggi c'è cautela. A preoccupare il Primo ministro britannico e le autorità sanitarie locali sono le varianti, in particolare quella indiana, presenti in alcune parti del Paese.
Riaperti i locali al chiuso, consentiti i viaggi
Tra le importanti novità di questa nuova fase, la possibilità di sedersi e consumare pasti anche al chiuso e all'interno dei locali, tradizionale luogo di ritrovo per gli inglesi nei momenti di svago. Riaperti cinema, teatri e musei. Lezioni in presenza per gli studenti universitari. Consentite le visite ai parenti e agli amici senza prescrizioni specifiche ma sui contatti e gli abbracci il Johnson esorta al buonsenso. Consentiti anche i viaggi, fino a pochi giorni fa illegali se non per ragioni di lavoro, ma su questo punto il governo è stato chiaro: per i viaggi in paesi in fascia arancione sarà necessario effettuare una quarantena di dieci giorni al rientro (l'Italia come gli altri paesi europei rientrano in questa categoria anche se c'è margine di passaggio in zona verde per l'estate).
A breve vaccini per gli over 35
L'allentamento delle restrizioni in Gran Bretagna è stato possibile grazie al ritmo sostenuto delle vaccinazioni che, associato alle chiusure severe esercitate dallo scorso Gennaio, hanno consentito di contenere i danni nel Paese almeno nei primi mesi del 2021 dopo mesi di pesante epidemia. Preoccupa ad oggi la variante indiana che innalza del 50% la contagiosità media del virus e le autorità sanitarie consigliano prudenza anche se attualmente nel Paese non si registra un aumento dei ricoveri né della mortalità. Intanto la campagna vaccinale prosegue velocemente al punto da consentire tra pochi giorni la vaccinazione per gli over 35. Nel paese si contano 36 milioni di vaccinati con prima dose e 20 milioni con seconda mentre nell'ottica di ridurre i tempi e prevenire la diffusione delle nuove varianti si è pensato di ridurre i tempi del richiamo da 12 a 8 settimane.