Italia - Federalberghi: "Serve data di riapertura"

Il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca esprime il malcontento del settore per la mancanza di certezze sulla data di riapertura in sicurezza delle strutture, come sta avvenendo in altre mete turistiche europee.

Redazione 13/04/2021 12:56

Nel nostro Paese manca una data certa per la riapertura dei servizi turistici, mentre altre mete europee hanno già ricominciato a lavorare con il turismo.
 
L’Italia è sempre il paese dei paradossi e, sebbene il turismo sia una delle attività economiche principali del nostro Paese, ancora a metà aprile non si hanno notizie certe sulle riaperture in sicurezza per alberghi e turismo in generale. La Repubblica ha raccolto un’intervista a Presidente di Federalberghi, Che afferma senza mezzi termini: "Siamo al limite. Le vacanze si prenotano adesso, con regole di ingaggio chiare. Oggi dobbiamo essere in grado di fare un'offerta turistica, di dire come e quando riapriremo. Oggi abbiamo bisogno di sapere se si farà Pitti a luglio a Firenze o il Salone del Mobile a Milano a settembre. E invece noi non sappiamo cosa succederà e quando succederà. E questo è inammissibile. Siamo riusciti a far scoprire la Grecia agli americani".
 
Il flusso turistico americano si è spostato in Grecia
Una ingente perdita per il turismo italiano è quella proveniente dal mancato afflusso dei turisti americani, che da sempre prediligono le affascinanti mete della Magna Grecia per le vacanze estive, coniugando mare e meraviglie storico artistiche: "Gli americani a luglio e agosto sono sempre venuti in Italia - continua Bocca - e invece quest'anno hanno già prenotato in Grecia. Dobbiamo guardare in Europa a quanto stanno facendo i nostri principali competitor che sono Spagna e Grecia. Ed entrambi si stanno già muovendo da tempo. La Spagna, lo abbiamo già visto per Pasqua con le Canarie e le Baleari, ha sostanzialmente riaperto e la Grecia sta facendo una campagna di marketing molto aggressiva. Ha già fatto sapere che dal 14 maggio chi ha un passaporto vaccinale o un tampone negativo potrà entrare tranquillamente nel Paese senza fare quarantena. Noi invece non sappiamo neanche quando gli stranieri potranno tornare ad entrare nel Paese alle stesse condizioni".
 
In dialogo con il ministro del turismo Garavaglia
Il ministro Garavaglia ha indicato come possibile data per le riaperture quella del 2 Giugno, che sembra comunque abbastanza in là nel calendario. Ecco cosa ne pensa Federalberghi: "Può anche andarci bene, basta che sia una data certa. Gli alberghi, le aziende del comparto turistico non si riaprono in 24 ore come la saracinesca di un bar, c'è bisogno di programmazione, di assunzioni stagionali, di rimessa in sesto di strutture chiuse da un anno. Per questo chiediamo al governo estrema chiarezza e una road map precisa come è stato fatto in Inghilterra.  Invece vediamo continua indecisione. Il governo ha due anime, una più aperturista che rappresenta i ministeri più economici e le attività produttive e una più rigorista che si occupa prevalentemente della salute."
 
L’importanza dei dati
Il premier Draghi ha sottolineato in più occasioni che le riaperture si faranno a partire la bontà degli indici di contagio e dei dati, che devono essere confortanti: "Sì, sento dire questa cosa da settimane. - prosegue Bernabò Bocca - Quali dati? Quelli dei contagi? Sono i dati dei vaccini che contano oggi perché solo con i vaccini riusciamo a sconfiggere questo virus".
 
L’idea per le isole minori sicure
Si è parlato anche di isole minori Covid free, ma non pare che alle parole si sia dato seguito con una efficace organizzazione: "Tutti auspichiamo l'accelerazione della campagna vaccinale. Ma se è un'operazione che si può fare dopo aver messo in sicurezza i più anziani, perché no? Alla fine riguarderebbe alcune decine di migliaia di persone e sarebbe più che altro una bella operazione di marketing per tutto il Paese. In Grecia, come abbiamo visto, ha funzionato bene. Cerchiamo di non litigare anche su questo".
 
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