Italia - Eutanasia: la CEI esprime grave inquietudine per la raccolta firme del referendum

Qualche giorno fa sono stati comunicati i risultati positivi delle raccolta firme per il referendum sull'eutanasia legale, ma i vescovi parlano di vittoria del nichilismo e dell'individualismo

Redazione 19/08/2021 08:03

Alla notizia che negli scorsi giorni è stata superata la soglia delle 500mila firme per chiedere il referendum sulla eutanasia legale, la Cei (Conferenza Episcopale Italiana) come già per altre questioni, esprime inquietudine e preoccupazione, e parla di vittoria del nichilismo e dell’individualismo.
 
La reazione del CEI alla raccolta firme per l’eutanasia   
I vescovi: "Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l’angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita."
"Grave inquietudine" è stata espressa dalla presidenza Cei, riunitasi martedì pomeriggio in sessione straordinaria online, "per la raccolta di firme per il referendum che mira a depenalizzare l’omicidio del consenziente, aprendo di fatto all’eutanasia nel nostro Paese".
"Chiunque si trovi in condizioni di estrema sofferenza va aiutato a gestire il dolore, a superare l’angoscia e la disperazione, non a eliminare la propria vita - sottolineano i vescovi - Scegliere la morte è la sconfitta dell’umano, la vittoria di una concezione antropologica individualista e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali. Non vi è espressione di compassione nell’aiutare a morire, ma 'il Magistero della Chiesa ricorda che, quando si avvicina il termine dell’esistenza terrena, la dignità della persona umana si precisa come diritto a morire nella maggiore serenità possibile e con la dignità umana e cristiana che le è dovuta'".
 
La raccolta firme per chiedere il referendum sull'eutanasia legale ha superato 500mila firme.
Giorni fa è stato comunicato l’esito della raccolta firme nei banchetti organizzati e presenti nelle piazze di tutta Italia per proporre il referendum sull’eutanasia: i vari portavoce dell’associazione “Luca Coscioni” e dei partiti radicali italiani e +Europa hanno espresso entusiasmo.
"Siamo felici di poter comunicare che ad oggi sono più di 500.000 le persone che hanno firmato il referendum per la legalizzazione dell'eutanasia, stando alle cifre comunicate al Comitato promotore da parte dei gruppi di raccolta firme ai tavoli (430.000 firme), alle quali si aggiungono oltre 70.000 firme raccolte online e un numero ancora imprecisato di firme raccolte nei Comuni". Questo quanto dichiarato da Filomena Gallo e Marco Cappato, a nome del Comitato promotore referendum 'Eutanasia legale' e dell'Associazione Luca Coscioni.
"Nell'esprimere profonda gratitudine per le migliaia di volontarie e volontari che stanno dedicando parte delle proprie vacanze a fornire il servizio pubblico dell'esercizio del diritto al referendum, -proseguono i portavoce- vogliamo sottolineare che la raccolta firme naturalmente prosegue con ancora maggiore forza, con l'obiettivo di raccogliere almeno 750.000 firme entro il 30 settembre, in modo da mettere in sicurezza il risultato da ogni possibilità di errori nella raccolta, ritardi della Pubblica amministrazione e difficoltà nelle operazioni di rientro dei moduli. Ad oggi, le firme fisicamente già rientrate al Comitato sono 99.000 delle quali 48.000 già certificate e pronte per la consegna."
L’associazione “Luca Coscioni” auspica anche che il parlamento italiano abroghi l’articolo sul reato di aiuto al suicidio previsto dall’art. 580 del codice penale. 
 

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