Italia - Elon Musk fa un passo indietro: niente pagamenti in Bitcoin per le Tesla

La produzione di Bitcoin ha un impatto troppo elevato sull'ambiente. Lo stop di Tesla ai pagamenti in criptovaluta

Redazione 14/05/2021 10:20

Elon Musk è sempre stato un grande sostenitore delle criptovalute e più nello specifico di Bitcoin e dei più recenti Dogecoin. Nelle ultime ore, però, l’eccentrico miliardario ha fatto un passo indietro al riguardo.  Da qualche giorno infatti è tornato alla ribalta un grave problema legato alle criptovalute, quello della sostenibilità ambientale.
 
Sono in molti ad essersi resi conto che la produzione di Bitcoin ha un impatto decisamente rilevante per l’ambiente. Per questo anche Tesla ha fatto dietrofront scegliendo di non far pagare più i propri veicoli con questa valuta digitale. Secondo Elon Musk, quella delle criptovalute è una grande idea che può avere molti risvolti positivi in futuro. Però, fino a che non ci sarà la garanzia di una maggiore attenzione verso l’ambiente, non sarà possibile continuare ad utilizzarle in tranquillità.
 
Al no di Tesla ai Bitcoin ha fatto seguito un crollo del 16% nella quotazione di questa criptovaluta, un ribasso importante soprattutto visto l’hype di questi ultimi giorni.
Come si “costruiscono” i Bitcoin?
Per generare la celebre criptovaluta si ha bisogno di computer molto potenti e in grado di eseguire calcoli decisamente complicati. Servono processori ad alte prestazioni che a decine vengono messi a lavoro sul “mining” e sono portati ad elaborare operazioni complesse che, ovviamente, sfruttano al massimo tutta la loro potenza. A questo fa seguito un surriscaldamento dei componenti che hanno quindi bisogno di un sistema di raffreddamento molto, molto efficiente. Tutto questo richiede enormi quantità di energia e, secondo alcuni calcoli, sembra che queste attività usino lo stesso quantitativo di risorse necessario per alimentare un paese come la Svezia o l’Argentina.
 
Ovviamente per produrre Bitcoin sono stati scelti paesi dove l’energia è più a buon mercato e dove ci sono regole meno severe per l’impatto ambientale di queste operazioni. Questo però non significa che la produzione di criptovaluta non abbia un impatto sul pianeta, anzi.
 
A fronte di questi dati, non sorprende dunque che in molti abbiano iniziato a fare un passo indietro al riguardo cercando di correre ai ripari e di non “fomentare” ulteriormente l’utilizzo di un metodo di pagamento così inquinante.  Se addirittura Elon Musk, grande sostenitore delle criptovalute abbia cambiato idea, vuol dire che la situazione è realmente grave e chiaramente la Terra non può permettersi altre operazioni così altamente inquinanti.
 

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