L'Espresso ha annunciato che Elena Cecchettin, sorella di Giulia, è stata scelta come Persona dell'Anno 2023. La notizia è stata rivelata attraverso un'anteprima della copertina che sarà disponibile nelle edicole a partire dal 22 dicembre. La foto è stata scattata da Ilaria Magliocchetti Lombi.
L'Espresso, il motivo della scelta
La redazione de L'Espresso ha spiegato la motivazione dietro la scelta di Elena come "figura caratterizzante del 2023" in un editoriale sul proprio sito. Il vicedirettore Enrico Bellavia ha dichiarato che le parole di Elena sulla cultura dello stupro e il patriarcato, espresse di fronte a centodieci vittime di femminicidio, rappresentano "una lucida diagnosi della società attuale". Secondo L'Espresso, queste parole mettono in primo piano il problema di considerare le donne assassinate, stuprate o molestate come vittime casuali invece che riconoscere la radice comune di questi crimini. L'editoriale prosegue spiegando che, nel momento in cui Elena ha attribuito al proprio dolore una responsabilità collettiva, è diventata immediatamente divisiva nel contesto della rappresentanza pubblica. La redazione argomenta che ciò non è dovuto solo al mancato rispetto di cliché, ma anche alla volontà di ripristinare una regola di prevaricazione come legge ordinaria.
Elena Cecchettin, piovono le critiche sui social
La scelta di
Elena Cecchettin come Persona dell'Anno ha diviso l'opinione pubblica.
L'Espresso ha condiviso la copertina su Instagram e Twitter, suscitando migliaia di like e numerosi commenti. Molti utenti hanno espresso disaccordo, criticando la redazione per la decisione presa.
Alcuni avrebbero preferito vedere Giulia in copertina, mentre altri hanno elogiato sia il giornale che la giovane Elena per il coraggio dimostrato attraverso le sue parole. Tra i commenti più ricorrenti ci sono:
"Sarebbe stato opportuno metterci la sorella, ma voi cercate persone candidabili a sinistra...", "Caduta in disgrazia un'influencer se ne fa un'altra..." e
"Una roba alquanto imbarazzante. Parliamo di femminicidio e rappresentante un solo caso in questo mondo. E le altre vittime?". In conclusione, la designazione di
Elena Cecchettin come
Persona dell'Anno da parte de
L'Espresso ha suscitato un acceso dibattito sulla rappresentazione pubblica delle questioni di genere e sulla responsabilità collettiva nel combattere la violenza contro le donne.