Aumentano i contagi in tutta Italia e il paese rischia di tornare alla gestione dei territori per fasce. Sono infatti quattro le regioni che hanno abbondantemente superato i 50 casi a settimana per centomila abitanti; questo significa che a breve Lazio, Veneto, Sardegna e Sicilia potrebbero finire in zona gialla. E a fronte della crescita dei contagi sono molti i paesi che stanno pensando di varare nuove restrizioni per il contenimento del virus; per questo anche in Italia da diversi giorni sono tornate attive le cabine di regia tra regioni e Governo per fare il punto della situazione sull’occupazione di posti letto, terapie intensive e contagi.
Per ora comunque, la situazione sembra “sotto controllo” ma il numero delle regioni che da bianche passeranno a gialle potrebbe salire già dai prossimi giorni.
Tra le regioni che destano più preoccupazioni il Lazio, con Roma che ha visto i casi quintuplicati in appena due settimane. Merito anche e soprattutto
degli assembramenti per Euro 2020 e i festeggiamenti per la vittoria dell’Italia che hanno eliminato ogni forma di restrizione.
La situazione epidemiologica in Italia
Comunque la situazione è in netto peggioramento ovunque con Veneto, Sicilia e Sardegna che hanno registrato crescite vertiginose nei contagi. Ripetiamo, la situazione è ancora sotto controllo soprattutto negli ospedali, ma bisogna correre ai ripari già da adesso per evitare misure più restrittive con l’arrivo dell’autunno.
Per quanto riguarda il resto d’Italia, nonostante la situazione sia migliore rispetto alle quattro regioni di cui sopra, si può notare una crescita generalizzata dei contagi che potrebbe portare tutta la penisola in zona gialla entro le prossime 2/3 settimane.
Con la campagna vaccinale in crescita e con circa metà della popolazione italiana già vaccinata, si prevede un’impennata dei contagi meno repentina e ospedalizzazioni più contenute; è ancora presto per fare un quadro preciso della situazione ma secondo gli esperti a settembre non si dovrebbero registrare i numeri dello scorso anno. Sembra inoltre che il Governo abbia intenzione di prolungare la durata dell'emergenza fino al 31 dicembre 2021, scavalcando così la data del 31 luglio, come scadenza prevista. Ancora non ci sono certezze al riguardo ma autorità e CTS stanno discutendo per capire se le condizioni del paese permettono o meno l'allentamento delle misure.