Prosegue la caccia al cosiddetto "paziente zero" che ha diffuso il Coronavirus in Lombardia e Veneto. Ancora oggi, a settimane dal primo contagio italiano, manca l'anello di congiunzione tra la Cina e il nostro Paese. Secondo indiscrezioni di stampa, non confermate da fonti ufficiali, un possibile focolaio potrebbe provenire dai centri massaggi cinesi.
La fitta rete di locali, diffusa su tutto il territorio nazionale, in particolare nel Nord Italia, spesso nasconde un'attività di prostituzione clandestina che rappresenta il vero 'core business', ne sono la prova i moltissimi annunci che si possono trovare sul web, (ad esempio sul sito la
Moscabianca). Le inchieste giudiziarie su questi centri di sesso a pagamento sono moltissime in tutta Italia, ma oggi in piena emergenza epidemia la faccenda assume tinte fosche. Le ragazze all'interno di questi centri cambiano spesso e girano di città in città, magari senza documenti e irregolari sul territorio nazionale.