Recentemente sono aumentati i costi di tenuta dei conti correnti bancari e soprattutto di alcune operazioni e home banking (che resta comunque più economico). Vediamo di seguito quali sono i consigli per risparmiare e per evitare di essere “derubati” sul conto corrente.
Mosse vincenti per risparmiare
Come anticipato, nel corso dell’ultimo anno, sono aumentati i costi sul conto corrente. Soltanto per l'home banking, secondo quanto riferito dal portale “Altroconsumo”, sono stati rilevati aumenti che arrivano fino all’11-15%. Gli utenti hanno notato un incremento di spesa nell'effettuare operazioni online e di sportello sui propri conti: ciò ha naturalmente provocato insoddisfazione e malcontento.
Per cercare di limitare il più possibile i costi, tuttavia, si possono applicare degli accorgimenti che ogni correntista dovrebbe tener presente, vediamo quali.
Per prima cosa è essenziale sapere quante e quali operazioni vengono effettuate sul conto. È importante leggere sempre il documento di Riepilogo delle spese che l'istituto bancario di riferimento invia regolarmente ogni anno, così da conoscere i movimenti eseguiti sul conto e capire quali sono i costi ad essi correlati.
Un altro prezioso consiglio è quello di cercare sempre di prelevare denaro dallo sportello ATM della propria banca, così da evitare le spese di commissione (presso sportelli automatici di altri istituti bancari che non siano quello presso cui è acceso il conto). Per cercare di limitare ulteriormente i costi, si può inoltre ricorrere il più possibile alle operazioni di home banking, che nonostante gli aumenti rimane una soluzione più economica rispetto allo sportello bancario fisico.
È bene rammentare poi che è un errore lasciare troppo denaro sul proprio conto (c'è il rischio di imposta di bollo), ma è sbagliato anche il contrario (lasciare cioè un deposito troppo esiguo). Lo scoperto di conto corrente infatti ha prezzi elevati e se capita spesso che l'importo degli addebiti ecceda rispetto a quello degli accrediti, sarebbe meglio richiedere un fido alla propria banca.
Scegliere la banca giusta per aprire un conto corrente è poi fondamentale. È buona norma affidarsi alla banca più conveniente rispetto alle nostre necessità. Non da ultimo, è bene inoltre sapere che si può richiedere una carta di credito, un mutuo, oppure un prestito senza bisogno di aprire un conto presso l'istituto bancario.
Le comunicazioni cartacee e online della propria banca, infine, devono essere sempre accuratamente controllate e verificate. In caso di modifiche svantaggiose subentrate a quelle che erano le condizioni iniziali, si può sempre chiudere il conto entro 60 giorni (alle vecchie condizioni) e cercare un'altra banca.
Quali sono i costi dei correntisti
Come è noto, sono tanti i costi caricati sul conto corrente. Alcuni di questi sono fissi, come il canone mensile, le spese di gestione del conto titoli e di liquidazione interessi, mentre altri sono variabili e riguardano le operazioni effettuate dal cliente. A queste voci si aggiungono poi le spese in caso di conto in rosso, l'imposta di bollo fissa di 34,20 euro su giacenze medie superiori ai 5mila euro e la ritenuta del 26% in caso di interessi.
Secondo gli studi effettuati da “Altroconsumo”, ultimamente gli aumenti hanno interessato le operazioni online, con rincari che vanno dall'11 al 15%. Al momento, stando a quanto emerso da questa indagine, i clienti preferiscono banche "alternative" come N26, Fineco, Widiba, Mediolanum, Fideuram e Banca Popolare Etica, spesso senza sportello ma trasparenti ed ottime per l'home banking.