I consumi alimentari degli italiani sono stagnanti nel 2018 con una crescita di appena lo 0,6% in decisa frenata rispetto all’aumento del 3,2% fatto registrare nel 2017. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che evidenzia una situazione di difficoltà dell’economia nazionale sulla base dei dati Ismea relativi ai primi nove mesi dell’anno. La spesa alimentare – sottolinea la Coldiretti – è la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi ed è quindi un sensore attendibile dello situazione in cui si trovano gli italiani con un impatto rilevante sul prodotto interno lordo Pil . Nel complesso peraltro – precisa la Coldiretti – il leggero incremento della spesa nel carrello è da ascriversi quasi esclusivamente all’aumento dei prezzi medi delle referenze acquistate mentre si riducono le quantità. Non è un caso che – continua la Coldiretti – a far registrare il maggior aumento dei consumi sono le uova (+17%) che garantiscono un ottimo apporto proteico a costi ridotti. La stagnazione dei consumi sul mercato interno – sostiene la Coldiretti – è solo parzialmente compensata dalla crescita delle esportazioni che nel 2018 hanno raggiunto nell’agroalimentare per la prima volta il valore record di 42 miliardi di euro grazie all’aumento del 3%. Anche in questo caso il tasso di crescita è pero’ – conclude la Coldiretti – piu’ basso di quello fatto registrare nel 2017 a conferma del rallentamento in atto nell’economia mondiale.