Dalla politica del figlio unico al via libera per averne fino a tre nel nucleo familiare. In Cina il governo autorizzerà le famiglie ad avere fino a tre figli, mettendo così fine al limite di due. A riferirlo è l'agenzia Xinhua. Una decisione che arriva a poche settimane dall’ultimo censimento del Paese asiatico, che rivela come da 10 anni a questa parte il tasso di natalità abbia avuto un notevole calo.
La Cina corre ai ripari
Per circa 40 anni il Paese più popoloso del mondo ha sposato la "politica del figlio unico" che imponeva appunto il limite di un solo figlio per ogni nucleo familiare. Decisione che è stata revocata nel 2016 perché si temevano ripercussioni dovute a un rapido invecchiamento della popolazione e possibili conseguenze sull'economia del Paese.
In Cina nel 2020, anno dell’emergenza sanitaria da Covid, il numero di nascite è sceso a 12 milioni, a dispetto dei 14,65 milioni del 2019. "Per rispondere all'invecchiamento della popolazione, una coppia può avere tre figli", precisa l’agenzia Xinhua dopo l’incontro tra i vertici del Politburo del partito comunista, dove era presente anche il presidente Xi Jinping. A quanto si apprende, "la Cina introdurrà importanti politiche e misure per affrontare attivamente l'invecchiamento della popolazione". Gli esponenti del partito comunista hanno sottolineato che "l'ulteriore ottimizzazione della politica sulla fertilità, con l'attuazione della politica che prevede che una coppia possa avere tre figli e le misure di sostegno sono favorevoli al miglioramento della struttura della popolazione cinese".