Il divario tecnologico tra generazioni è quella differenza nei comportamenti e nelle abitudini che caratterizza i nati nel mondo “analogico” con quelli nati nel mondo digitale. Questo gap, però, non riguarda solamente le abitudine ma influisce anche sulle tasche dei consumatori. Sembra, infatti, che gli over 45 paghino il 30% in più rispetto ai loro figli sulle varie utenze domestiche.
Il dato arriva da Switcho, la piattaforma tutta italiana, pensata per gestire e ottimizzare le spese degli italiani. Su un’analisi di oltre 30mila bollette è apparso subito evidente di come a parità di consumi il prezzo delle bollette aumenti dall’aumentare dell’età anagrafica. Il perché è molto semplice: gli over 45 cambiano fornitore molto meno spesso dei più giovani e, per farlo, usano genericamente i canali classici come il telefono o gli uffici aperti al pubblico. Tutte alternative che, chiaramente, sono più costose rispetto alla gestione elettronica. Inoltre sembra anche le vecchie generazioni siano meno avvezze a cambiare tariffe o fornitore rimanendo con la stessa offerta per anni, fino al punto che il risparmio iniziale svanisce completamente.
Dati a sostegno della tesi
Sempre secondo le indagini di Switcho sembra, inoltre, che nella fascia d’età compresa tra i 46 e i 55 anni, solo il 18% delle persone abbiano cambiato fornitore nell’ultimo anno. Dato che si abbassa al 15% per gli over 55. Tra tutte le bollette esaminate dalla piattaforma solo il 10% risultano già ottimizzate per il risparmio e in questa percentuale l’età anagrafica si abbassa vertiginosamente.
Per la categoria d’età tra i 46 e i 55 sembra che un’altra parte del “problema” derivi da proprietà più grandi che, ovviamente, hanno consumi più alti. Inoltre gli appartenenti a questa categoria passano molto più tempo in casa rispetto ai più giovani, con un conseguente consumo di “risorse” molto più elevato.
Per questo la piattaforma che, ricordiamo, si occupa di ottimizzare le spese degli italiani, ha preso come riferimento quella fascia d’età: perché è possibile intervenire maggiormente sulle loro bollette in quanto meno oculate rispetto a quelle dei più giovani.
Questo divario, però, spesso è dovuto anche ad altri fattori che prescindono completamente dall’età. Per molti è solo una questione di pigrizia al punto che si preferisce bollette più alte rispetto al “perdere tempo” cercando alternative più valide. Per altri, invece, è più attaccamento verso la sicurezza dei gestori classici che rispetto al nuovo mercato delle forniture hanno dalla loro parte l’esperienza. Vero anche che negli ultimi anni molti sono stati truffati da diverse compagnie che con l’inganno hanno cambiato il fornitore di servizi millantando offerte convenienti. Ovviamente l’età è il fattore base di questa ricerca, ma non bisogna neppure dimenticare che in molti hanno perso fiducia verso le “alternative” più economiche a causa di truffe e disservizi.