Con grande stupore, questa sera al Festival di Sanremo è tornato
Beppe Vessicchio, il direttore d’orchestra più famoso e amato d’Italia.
Amadeus, durante
la serata delle cover, si è collegato con
Fiorello, che ha cominciato a raccontare: "Pare ci siano i Jalisse tornati a Sanremo dopo 27 anni. Vedete ci sono le sagome… ci sono."
E continua: "Ora tiro su questo lenzuolo e quando lo abbasserò dietro ci saranno i Jalisse. Pronti? 3, 2, 1, giù!” Improvvisamente, però, compare Peppe Vessicchio. Ma poi arrivano anche i Jalisse.
Beppe Vessicchio e le precedenti dichiarazioni: "Non parteciperò al Festival"
In un’intervista rilasciata
all’Agi, il maestro aveva dichiarato che non avrebbe partecipato alla 74esima edizione della kermesse canora: “Non ho lavorato per nessuno degli artisti che è stato invitato all'Ariston. Quindi,
è automatico che io non sia coinvolto nel Festival".
Concludendo: "L'attuale scena discografica è cambiata molto, rispetto ad una decina di anni fa. Anche quelle competenze alle quali un'azienda del settore, oppure un artista, facevano riferimento per la scelta di un arrangiatore-direttore sono cambiate".
Il cameo dello storico direttore d'orchestra
Stando a quanto riportato da Agi, dunque, il compositore aveva assicurato che non avrebbe partecipato al Festival di Sanremo, neanche per un'apparizione.
"Voi lo volevate e noi ve lo abbiamo portato" – ha detto però all'improvviso Fiorello dall’esterno del teatro Ariston, presentando Beppe Vessicchio sotto la pioggia battente che ha imperversato su Sanremo nella serata di sabato 10 febbraio.
Un desiderio che diventa realtà, almeno per questa
quarta serata: Beppe Vessicchio è tornato a Sanremo. La sua assenza aveva deluso le aspettative di tantissimi spettatori. D'altro canto, ogni volta che appare sulla scena gli applausi si fanno più forti.
Poco dopo, come preannunciato, "appaiono" anche i Jalisse: "Saliranno sul palco, e questa sera ci sarà una cosa mai accaduta: un duetto tra i due direttori d’orchestra, perché i Jalisse saranno diretti da Leonardo De Amicis e Beppe Vessicchio. Dopo 27 anni ve li meritate", aggiunge Fiorello.