Dopo gli attacchi Kamikaze avvenuti ieri sera all’aeroporto di Kabul, queste sono state le dichiarazioni del presidente Usa Joe Biden: "Soldati morti sono eroi. Non dimenticheremo e non perdoneremo."
Le dichiarazioni e gli intenti di Biden
“È stato un attacco dell'Isis. La pagheranno". Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, rilascia queste dichiarazioni dopo l'attacco all'aeroporto di Kabul, in Afghanistan. Come è noto, l’azione è stata rivendicata dall'Isis ed ha provocato circa 90 morti, compresi 12 militari americani. "Questi soldati americani che hanno dato la vita, in una missione per salvare vite di altri, sono eroi. Sono la spina dorsale dell’America, sono il meglio che il paese può offrire", dice Biden.
Il dado è tratto: la reazione USA è servita su un piatto d’argento!
"A coloro che hanno compiuto questo attacco: non perdoneremo, non dimenticheremo. Vi daremo la caccia e ve la faremo pagare. Difenderò i nostri interessi e la nostra gente con ogni mezzo a mia disposizione", ha proseguito Biden.
"…Sappiamo dove si trovino i leader che hanno ordinato l'attacco”, aggiunge il Presidente Usa riferendosi ai membri dell'Isis-k, lo Stato islamico della provincia di Khorasan. Biden ha ordinato ai vertici militari di sviluppare piani operativi per colpire obiettivi dell'Isis-K, la sua leadership e le strutture. "Risponderemo con forza e precisione, quando decideremo, in un luogo che individueremo e in una maniera che definiremo", ha concluso.
Come procede l’evacuazione
Intanto,
la missione per evacuare americani e collaboratori dall'Afghanistan prosegue. "Possiamo e dobbiamo completare questa missione, lo faremo. È quello che ho ordinato. Continueremo l'evacuazione, l'America non si farà intimidire dai terroristi", dice Biden visibilmente arrabbiato e commosso e
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il figlio Beau - militare in Iraq poi morto a 46 anni per un cancro al cervello - prima di interrompere il suo intervento per un momento di silenzio.
"I terroristi dell'Isis non vinceranno, porteremo in salvo gli americani che sono lì. Porteremo fuori i nostri alleati afghani, la nostra missione andrà avanti", prosegue il presidente. Il Presidente americano chiede ai comandanti Usa di adottare tutte le misure necessarie per la protezione dei soldati e dei militari afghani regolari che sono al loro fianco, non deve essere speso altro sangue innocente.
Biden confida che sia anche nell’interesse dei talebani che i soldati USA possano lasciare il territorio afghano nei termini e con i tempi stabiliti. "Al momento non c'è nessun elemento" che lasci pensare ad una "collusione tra i talebani e l'Isis in relazione a ciò che è accaduto oggi e a ciò che ci si aspetta possa ancora accadere" ha aggiunto il presidente.
Biden, oggi a maggior ragione,
non cambia idea riguardo all'opportunità di ritirare i soldati Usa. "Non ho mai ritenuto che avremmo dovuto sacrificare vite americane per provare a creare un governo democratico in Afghanistan, un paese che non è mai stato unito nella sua intera storia. Il nostro interesse mirava ad evitare che al Qaeda riemergesse, puntavamo a Bin Laden e ad eliminare al Qaeda in Afghanistan. Come ho detto 100 volte, il terrorismo si è diffuso come una metastasi nel mondo. Abbiamo minacce più grandi provenienti da altri paesi, molto più vicini agli Stati Uniti". "Il nostro interesse nell'andare in Afghanistan era prendere Osama bin Laden, spazzare via al-Qaeda e impedire che potesse accadere un nuovo 11 settembre”. Queste sono state le considerazioni conclusive di Biden.
In Afghanistan si trovano ancora circa 5000 americani, questi andranno sicuramente salvati insieme ad altri civili e militari afghani dei quali non è stata comunque stilata alcuna lista ufficiale.