Italia - AstraZeneca e Johnson&Johnson, gli scienziati tedeschi hanno trovato la causa delle rare trombosi

Uno studio tedesco su AstraZeneca e Johnson&Johnson, avrebbe scoperto la causa delle rare trombosi

Fonte: Pixabay

Redazione 27/05/2021 10:30

Una nuova ricerca che arriva direttamente dalla Germania sostiene di aver scoperto la causa delle complicazioni emerse in alcuni rari casi dopo la somministrazione di AstraZeneca/Vaxzeria e Johnson & Johnson. La ricerca è ancora in fase di pre-print ma il team di scienziati è molto ottimista al riguardo e afferma che si tratta di un problema potenzialmente risolvibile. Gli studi sono partiti lo scorso marzo e hanno interessato i vettori di adenovirus utilizzati da entrambe i vaccini per le “istruzioni generiche” della proteina spike del virus del Covid. Per questo i vaccini a mRNA di Pfizer e Moderna sembrano essere immuni a questi problemi. I casi di trombosi, è bene ricordarlo, sono stati estremamente rari e sono stati riscontrati nei pazienti di età inferiore ai 60 anni e prevalentemente sulle donne, a tre settimane dalla somministrazione.
 
Nella ricerca pubblicata si legge che il problema di base sta nel momento di ingresso dell’adenovirus nel nucleo della cellula. Secondo gli esperti, infatti, il Dna virale quando è all’interno del nucleo causa l’unione o la separazione di alcune parti della proteina spike non in grado di legarsi alla membrana cellulare. Sarebbero queste proteine “mutanti” a innescare i coaguli nel sangue di una persona su 100mila. Sembra però che i prossimi vaccini possano essere riprogettati proprio per evitare questa cosa e, infatti, le due aziende farmaceutiche coinvolte sarebbero già a lavoro per risolvere “il problema”.
Gli appelli della comunità scientifica
Nonostante che i casi di trombosi post-vaccino siano stati estremamente rari, gli esperti di tutto il mondo non hanno voluto sottovalutare la cosa. Complice, poi, anche la “nevrosi” delle persone sull’argomento molti paesi hanno ritenuto necessario interrompere le somministrazioni di tali vaccini incriminati o di suggerirli a fasce d’età specifiche. Adesso che il problema sembra più chiaro, già dalle prossime settimane potrebbe esserci una maggiore chiarezza sulla questione e, magari, non ci sarà più il rifiuto e la paura di molti verso i vaccini AstraZeneca/Vaxzeria e Johnson & Johnson. Come hanno più volte ripetuto gli esperti i benefici superano i rischi e, anche se una minima parte di popolazione potrebbe essere a rischio, questi vaccini sono al momento l’unica arma che abbiamo contro il Covid, oltre al distanziamento, alle mascherine e alla sanificazione delle mani e delle superfici.
 
In un momento complesso come questo, con la campagna vaccinale in decollo in tutto il mondo è importante che gli scienziati diano risposte ai dubbi più grandi delle persone che, ovviamente, per paura decidono di non vaccinarsi. Nelle prossime settimane, quando lo studio sarà valutato nel dettaglio, sapremo se effettivamente il team tedesco ha scoperto la causa delle rarissime trombosi dovute a AstraZeneca/Vaxzeria e Johnson & Johnson; intanto l’invito della comunità scientifica e dei Governi è quello di non avere paura dei vaccini e segnalare al personale medico qualsiasi reazione sospetta nelle settimane successive all’inoculazione.
 
 

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