È stato approvato il cosiddetto "
ddl Ferragni", un disegno di legge che porta con sé lo scopo di portare trasparenza nelle attività commerciali legate alla beneficenza. La normativa rende obbligatorio indicare sui prodtti (anche attraverso adesivi), la finalità dei proventi e i destinatari, oltre all'importo o alla quota donata. Nel frattempo,
anche Oreo prende le distanze dalla "collaborazione benefica" con Chiara Ferragni.
ddl Ferragni: che cosa preve
In caso di violazioni del
nuovo disegno di legge, si rischiano multe fino a
50.000 € e (in caso di violazioni reiterate) la sospensione dell'attività per un anno. Il ricavato delle sanzioni, nella misura del 50%, sarà destinato ad altre iniziative benefiche. Ma non finisce qui: si prevede anche l'obbligo, prima della messa in commercio dei prodotti, di indicare all'Autorità le informazioni legate all'attività, nonché il termine entro cui sarà versato l'importo destinato all'attività benefica.
Il commento di Chiara Ferragni sul ddl
Queste le parole di Chiara Ferragni in merito al ddl: "Sono lieta che il governo abbia voluto veloemente riempire un vuoto legislativo. Quanto mi è accaduto mi ha fatto comprendere come sia fondamentale disciplinare con regole chiare le attività di beneficenza abbinate alle iniziative commerciali. Questo dll consente di colmare una lacuna che una parte impedisce di cadere in errore, ma dall'altra evita il rischio che da ora in poi chiunque voglia fare attività di beneficenza in piena trasparenza desista per la paura di essere accusato di commettere un'attività illecita".