Un altro ghiacciaio si è staccato dall’Antartide. L’evento è avvenuto ieri, 20 maggio, e si è verificato lungo il lato occidentale del Ronne Ice Shelf. L’iceberg che si è staccato prende il nome di A-76, perché è consuetudine denominare i ghiacciai usando un lettera dell’alfabeto seguita da un numero. A-76 misura circa 4320 chilometri quadrati, con 175 chilometri di lunghezza e 25 di profondità è paragonabile all’isola di Maiorca, caratteristica che lo rende il più grande al mondo.
Il ghiacciaio più grande del mondo
A-76 è stato individuato tramite le immagini scattate dall’attività del satellite Copernicus Sentinel 1, monitorate dall’Esa (Agenzia Spaziale Europea). Tramite le acquisizioni satellitari si possono vedere le grandi dimensioni di questo pezzo di ghiaccio, che ha superato A-23A il ghiacciaio, che fino a oggi, deteneva il primato come iceberg più grande del mondo. Attualmente sta viaggiando lungo il Mare di Weddel, facente parte dell’Oceano Atlantico e situato a ridosso del Circolo Polare Antartico.
Secondo gli scienziati, il ghiacciaio A-76 non si sarebbe staccato a causa del cambiamento climatico; infatti, Alex Brisbourne della British Antarctic Survey ha dichiarato che: “Non si tratta di un’area particolarmente influenzata dal riscaldamento globale. Piuttosto siamo di fronte a parte del ciclo della natura”. Probabilmente, anche questo iceberg come molti altri perderà la sua potenza e, raggiungendo acque più calde, si spezzerà in vari frammenti di ghiaccio.
Tuttavia, al momento lastra di ghiaccio che si è staccata dall’Antartide è ancora molto grande e potrebbe avere un impatto rilevante a livello ambientale sull’ecosistema; un po’ come l’iceberg A-68 che dopo essersi staccato dall’Antartide aveva intrapreso una traiettoria verso la selvaggia isola della South Georgia e, di conseguenza avrebbe messo a repentaglio la vita delle colonie di pinguini che popolano l’isola.