Sul sito dell’Ambasciata USA in Italia si legge un avviso a tutti i cittadini statunitensi: “Non viaggiate in Italia: rischio Covid e terrorismo”. Questo è quanto riportato nel “Travel Advisory” dell’Ambasciata americana a Roma; le motivazioni? Il rischio di contagio da Coronavirus innalzato a livello 4 (il massimo) e il pericolo per attentati terroristici sul suolo italiano.
Perché secondo l'Ambasciata USA è pericoloso recarsi in Italia?
Secondo i Centers for Disease Control and Prevention americani, recarsi in Italia in questo periodo è altamente pericoloso, perché vi è un alto rischio di contagio da Covid-19. Per questo le autorità hanno raccomandato ai cittadini di evitare di viaggiare nel Belpaese, se non strettamente necessario.
Un avvertimento e un invito pubblicato sul sito dell’Ambasciata USA a Roma, in un momento in cui il Premier Mario Draghi ha riferito di esser pronti ad allentare le restrizioni; infatti, da lunedì 26 aprile 2021
la maggior parte delle regioni italiane passeranno in zona gialla e si potranno nuovamente effettuare spostamenti tra regioni dello stesso colore. Altre misure prevedono la riapertura di alcune attività commerciali, come i ristoranti che potranno riaprire le saracinesche almeno a pranzo, ma anche teatri e cinema con un controllo sul numero delle persone, e dal 1 giugno riapriranno anche le palestre e i centri sportivi.
Il rischio di attentati in Italia
Un altro motivo alla base della decisione presa dall’Ambasciata USA, c’è il rischio di attentati terroristici nel nostro Paese. Per tale ragione l’Ambasciata sconsiglia di viaggiare in Italia, e raccomanda di evitare luoghi troppo turistici, negozi affollati e centri commerciali, e monitorare le informazioni diffuse dai media locali.
Queste le parole riportate nel travel advisory:
“L’Italia presenta un rischio di lungo corso paventato da gruppi terroristici, che continuano a pianificare possibili attacchi in Italia”.
E continua: “I terroristi potrebbero attaccare con poco o nessun preavviso, prendendo di mira luoghi turistici, hub di trasporto, centri commerciali e mercati, strutture del governo locale, hotel, club, ristoranti, luoghi di culto, parchi, importanti eventi sportivi e culturali, istituzioni educative, aeroporti e altre aree pubbliche”.