In Veneto è allarme "vamping" tra gli adolescenti. A segnalare l'aumento del fenomeno che coinvolge i più giovani è Omceo Venezia con la Fondazione Ars Medica, che hanno presentato i dati di uno studio effettuato su 367 studenti di una scuola superiore di Conegliano. "Più di un ragazzo su tre, il 35,7%, chatta, naviga sui social, guarda on line video o serie Tv dopo la mezzanotte - i risultati della ricerca spiegati in un convegno del 24 settembre all’Ospedale dell’Angelo - E lo fa per noia, solitudine, tristezza ma anche per semplice mancanza di stanchezza, spesso senza che la famiglia lo sappia e con conseguenze che potrebbero poi pesare sullo sviluppo psico-fisico".
Come lockdown e Dad hanno generato il "vamping"
Il "vamping", ovvero una sorta di vampirismo che porta i giovanissimi a restare svegli davanti allo schermo di un tablet o uno smartphpone per gran parte della notte, è un fenomeno di "natura subdola": lo definisce così la pediatra Emanuela Malorgio, esperta di disturbi del sonno. Ma quali sono le conseguenze? Il vamping causa "stanchezza, malessere generalizzato - spiega l'esperta - calo del rendimento scolastico, alterazioni dell’appetito, fino ad arrivare a disturbi dell’umore, aggressività, abuso di droghe e di sostanze eccitanti".
A favorire questa tendenza tra gli adolescenti è stato anche il lockdown e la Didattica a Distanza. Ecco perché "sarà necessario attrezzarsi sul territorio con modalità di trattamento e spazi adeguati, vista anche l’età dei soggetti coinvolti", affermano gli specialisti dei servizi Serd della Ulss 3 Serenissima e della Ulss 4 Veneto Orientale. Il primo passo per contrastare il vamping è il "richiamo delle famiglie alla loro responsabilità educativa". Sarà fondamentale "fare rete" con tutti gli attori coinvolti: operatori, famiglie, medici e insegnanti per affrontare il problema una volta per tutte.
Il parere della psicologa
Il fenomeno del vamping è nato negli USA ma si è diffuso in poco tempo anche in Italia. I dati raccolti dall’Osservatorio Nazionale Adolescenza rivelano un quadro preoccupante: "Sei adolescenti su 10 dichiarano di rimanere spesso svegli fino all’alba a chattare, parlare e giocare con gli amici o con la/il fidanzata/o, rispetto ai 4 su 10 nella fascia dei preadolescenti".
Quali sono le principali motivazioni che spingono gli adolescenti al vamping? "E' il desiderio di restare connessi con gli altri, di comunicare. E il periodo particolare che stiamo vivendo in cui i ragazzi sono frustrati e isolati contribuisce ad aumentare la portata del fenomeno - spiega la dottoressa Maria Claudia Biscione, psicologa e psicoterapeuta - Inoltre, la totale mancanza di controllo sulle loro vite e sul loro futuro moltiplica il disagio che avvertono. E nasce così il bisogno di riempire questi vuoti con ciò che si riesce a controllare. Di notte, al riparo dagli sguardi dei genitori, c’è una dimensione di trasgressione che prima si esprimeva fuori casa".