Il 17 maggio è la Giornata Internazionale contro l'omofobia, la transfobia e la bifobia: un evento a livello mondiale, che viene celebrato in circa 130 Paesi. Perché proprio il 17 maggio? Con questa data si vuole ricordare il 17 maggio 1990, anno in cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha cancellato l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali. Da quel momento, l’omosessualità non è più categorizzata come malattia, bensì come “variante naturale del comportamento umano”. L’Unione Europea ha dunque scelto il 17 maggio proprio con l’obiettivo di ricordare questa data storica e, soprattutto, per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla cultura dell’inclusione, senza distinzioni.

 

Successivamente, nel 2007, l'Europarlamento ha adottato anche una risoluzione in materia, invitando tutti gli Stati membri a individuare e proporre delle leggi specifiche, per riuscire a superare le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e per garantire loro la libertà, senza discriminazioni.

 

La Giornata Internazionale contro omofobia, transfobia e bifobia vuole celebrare la libertà di credo, di pensiero, sessuale e di genere. Inoltre, diventa l’occasione per ricordare l’importanza dell’inclusione senza distinzioni e di battersi contro la violenza e le discriminazioni subite dalle coppie dello stesso sesso.

 

In questo 2021 in cui la pandemia è ancora in corso, le celebrazioni non possono avere luogo. Di conseguenza, la pianificazione degli eventi è stata abbastanza difficile: questo è quanto riportato sul sito ufficiale may17.org, dove sono state presentate varie iniziative virtuali. 

 

Un esempio è il Festival online International LGBTQ+ Rights Festival, che si terrà dal 24 al 26 settembre 2021: parteciperanno all’evento oltre 200 artisti provenienti da tutto il mondo. Verranno presentate performance musicali, opere artistiche e molto altro ancora: l’obiettivo dell’evento è quello di raccogliere fondi a beneficio delle organizzazioni che si occupano di sostenere le tematiche della comunità LGBTQI+.